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Napoli – Arrivò a Napoli per sostituire Maurizio Sarri, che tutti i tifosi azzurri adoravano. Era la carta vincente di De Laurentiis, l’uomo che avrebbe potuto far fare il salto decisivo  alla squadra verso i trofei. Non è andata così: è stato esonerato. Carlo Ancelotti lascia la panchina del Napoli a Rino Gattuso dopo 18 mesi e dopo il 4-0 al Genk che porta gli azzurri per la terza volta nella storia agli ottavi di Champions League. Ma lascia anche al settimo posto in classifica in campionato, a pari punti col Parma, a 17 punti dalla capolista Inter e a 15 dalla Juventus. Un disastro condizionato anche da uno spogliatoio ribelle, che il tecnico di Reggiolo non è riuscito a far rigare diritto, ostaggio dei senatori che giocano ormai in azzurro da anni. Stelle che hanno firmato una profonda spaccatura con il club nella notte dell’ammutinamento al ritiro. 

Sta per cominciare, quindi, l’era di Rino Gattuso a Napoli. Per Ringhio è pronto un contratto di 6 mesi rinnovabile in base agli obiettivi raggiunti. Il neo allenatore percepirà uno stipendio di 750 mila euro netti fino a giugno. Il futuro, poi, sarà determinato dal piazzamento in classifica. A lui il compito di mutare tatticamente la squadra azzurra. Come prima cosa ci sarà bisogno di una svolta caratteriale: l’ex Milan dovrà essere bravo a ridare verve a tutta la squadra, lavorando sia sull’aspetto mentale, sia sulla parte tattica.

La figura di Gattuso potrebbe far bene all’ambiente partenopeo. Ringhio è un personaggio del Sud e ha il carattere per dare un cambio di rotta alla squadra azzurra. Per anni Gennaro Gattuso è stato definito un aggressivo, un prepotente e uno che ha basato tutta la sua carriera sulla grinta e la tenacia. Ingredienti che servono a questo Napoli per uscire dalla crisi di risultati e di gioco. De Laurentiis si aspetta una scossa, l’inizio di un nuovo ciclo. E forse Gattuso è davvero l’uomo giusto per Napoli.