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Napoli – Carlo Ancelotti, ospite dell’Università romana Luiss nell’ambito dell’evento “Luiss Sport Talk 4.0” si è confrontato con gli studenti dell’università evidenziando le analogie tra i mondi dello sport, della formazione, del lavoro e dell’innovazione. “Contatto con la Nazionale un anno fa – così il tecnico azzurro – ma volevo allenare tutti i giorni. Il giorno dopo ho incontrato i dirigenti del Napoli. Tornare in Italia per certi versi è stato molto piacevole, perché all’estero ci sono problematiche di varia natura come ad esempio la lingua. In questo caso è difficile trasmettere emozioni ai propri calciatori in una lingua diversa. E a volte risulta più importante la trasmissione delle emozioni piuttosto che una trasmissione di valori tecnici. L’emozione si può trasmettere in tanti modi, in Italia siamo avvantaggiati. Però di contro in Italia siamo dietro rispetto all’estero per altri fattori, ed esempio la risoluzione dei problemi ambientali. Nonché il problema del razzismo, che va risolto quanto prima, sarebbe stupido non farlo”.

Sul futuro della società azzurra: “Il Napoli è una società ai vertici del calcio italiano e tra le prime squadre in Europa. E’ una società sempre molto vicina al raggiungere risultati importanti. Anche il Napoli risultati importanti li ha già raggiunti, perché si tratta di una società sana, forte e in crescita. Se sono qui e perché condivido e accetto il progetto di De Laurentiis. Sono stato al Milan per 8 anni, voglio battere questo record con il Napoli”.