- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Napoli – “Come dico da quando sono arrivato: non sono qui per pettinare le bambole”. Ha le idee chiare Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli, ospite della redazione del quotidiano “Il Roma” nel pomeriggio di ieri. Il tecnico azzurro ha fatto un bilancio stagionale e ha spiegato cosa è mancato alla squadra nel finale di stagione. Il mister dopo la notizia del risveglio di Noemi ha voluto commentare la vicenda cosi: “L’importante è che Noemi stia bene, credo sia questo l’interesse di tutti”. Ecco le sue parole:

Bilancio della stagione –  “Dopo un anno conosco meglio tutti e sono più dentro il progetto. Il Napoli vuole continuare a crescere con un progetto serio e sano. Le follie non fanno più parte del mondo del calcio. Il Napoli rispetta molto il fair play finanziarioL’assenza di Albiol si fa sentire, con Hamsik non penso avremmo fatto meglio. Non sono certo io quello che vuole far indebolire il Napoli”.

La delusione dei tifosi – C’è il campo e c’è il risultato, il secondo posto non è da buttare. Ci sono squadre che non sanno ancora se andranno in Champions. Migliorare la squadra non dipende solo da te, ma anche da chi si rinforza dall’altra parte”.

Serve un Leader – Nel gruppo ci sono calciatori che hanno la leadership: Mertens, Insigne, Albiol, Callejon, Allan. Trovare un top player è un vantaggio per la squadra e l’allenatore. Tuttavia, la mentalità la costruisci con un lavoro collettivo”.

Stadio vuoto –  “Tutti vogliono un San Paolo pieno, in certe partite il pubblico è fondamentale. Anfield deve essere di esempio visto e considerato che si tifa a prescindere dal risultato. Siamo diventati tutti un po’ comodi, preferiamo stare a casa. A me piace vivere le emozioni delle partite dal vivo”.

Obiettivo 80 punti –  Vogliamo finire bene la stagione e arrivare a questa quota sarebbe fondamentale. Non faremo regali, non favoriremo nessuno”.

De Laurentiis – Non ho una strategia, è gestibile. Sin dalle prime volte in cui ci siamo incontrati mi ha mostrato serenità, è un presidente che supporta molto”.

Vincere – Per essere competitivi bisogna avere un’identità e le idee chiare. La gestione può variare, devi attaccare ma anche saper difendere. Questo è stato il nostro limite, quando c’era da soffrire non lo abbiamo fatto”.

Napoli – “La città ti rimane dentro per la vista, il paesaggio, la bellezza del Golfo. Questo mi ha colpito molto”.

Consiglio a Sarri – Non ne ha bisogno, spero che salga sul podio più alto. Se competi per la finale la devi vincere. A Baku tiferò per il Chelsea, sono un ex dei Blues e sono ancora molto legato a loro”.