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Napoli – Domani sera alle ore 20.30 i suoi azzurri affronteranno a Marassi la Sampdoria per provare a centrare il terzo successo in campionato. Carlo Ancelotti mostra grande serenità nel corso della conferenza stampa di presentazione a Castel Volturno e presenta il confronto con i blucerchiati annunciando il recupero di Fabian Ruiz: “E’ a disposizione, sta lavorando bene. Non farà il regista, in Spagna sanno bene che tipo di giocatore è e che il suo futuro nei prossimi anni sarà con la Nazionale maggiore”. 

La situazione dell’infermeria è in costante miglioramento: “Gli infortunati stanno recuperando, c’è chi lo fa più velocemente e chi più lentamente. Non abbiamo bisogno di mettere pressione su alcun giocatore. Younes ha ripreso a correre a due mesi dall’operazione, Ghoulam sarà sottoposto a controllo la prossima settimana dal professor Mariani, ma siamo molto ottimisti in merito. Per quanto riguarda Meret, stiamo lavorando bene. Ha iniziato un lavoro sul campo, ma non si è ancora esercitato nei tuffi. Servirà pazienza ma presto avremo anche lui”. 

La sfida con la Samp si prospetta ostica: “Quella di Giampaolo è Una squadra con un’ottima organizzazione ma siamo convinti di poter fare un’ottima partita. Se cambio qualcosa è per tenere il gruppo motivato, non certo per demeriti di qualcuno o per necessità tattiche, c’è la possibilità che domani possa fare qualche cambio per questa ragione”.

A chi gli ha chiesto come procede il processo di ambientamento a Napoli, Ancelotti ha risposto col sorriso: “Sì, sono scaramantico come tanti napoletani, ma non eccessivamente quindi mi contengo”. Poi, sulla strada da imboccare per giungere alla vittoria, la teoria è piuttosto elementare: “Non credo esista un modo preciso e univoco per raggiungere il successo. I tre punti si possono ottenere in tanti modi, ma se giochi bene hai più possibilità. Ecco, non non dobbiamo lavorare sul raggiungimento della vittoria in sé ma sul modo in cui raggiungerla. Dobbiamo creare un’atmosfera positiva intorno a noi e devo dire che in questo gruppo non è complicato perché tutti i calciatori che alleno sono poco individualisti e si mettono frequentemente a disposizione del gruppo. Non vedo eccessivo egoismo”. 

Un’opinione Ancelotti l’ha fornita anche sui gironi di Champions che vedono protagoniste le squadre italiane: “Sulla carta Juventus e Roma hanno un girone più abbordabile, quello nostro e dell’Inter è più complicato. L’augurio è che passiamo tutti e quattro agli ottavi, sarebbe un bene per l’intero movimento”.