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Due angeli reggitorcia in legno dorato che erano stati rubati ventidue anni dalla chiesa di San Giovanni a Carbonara ai Tribunali, nel cuore di Napoli. Un colpo avvenuto nella cappella Seripando, che si trova all’interno della stessa chiesa da cui, nel 1977, era stata rubata ed esportata illegalmente dall’Italia una scultura del XVI secolo, in marmo di Carrara, di Girolamo Santacroce raffigurante “San Giovanni a Carbonara” e restituita lo scorso giugno. Questa mattina i carabinieri del comando tutela patrimonio culturale li ha restituiti alla Diocesi di Napoli alla presenza del parroco Ciro Riccardi e del Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, Capitano Giampaolo Brasili. L’attività di recupero è l’epilogo di approfondimenti investigativi condotti nell’ambito di una complessa indagine del Nucleo di Napoli e coordinata dalla Procura della Repubblica di Isernia che ha permesso di disarticolare, nel settembre del 2017, un’organizzazione criminale, vero e proprio crocevia di ricettazione di beni d’arte di provenienza furtiva, perché sottratti da luoghi di culto e istituti religiosi ubicati tra l’alto casertano e la provincia di Isernia. Di fondamentale importanza per l’individuazione del prezioso bene è risultata la comparazione della sua immagine, con quella contenuta nella banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal comando carabinieri tutela patrimonio culturale, che ne ha confermato la provenienza illecita. La cerimonia di restituzione testimonia ancora una volta l’importanza che riveste l’opera di sensibilizzazione che le articolazioni di questo comando quotidianamente compiono con i responsabili degli uffici diocesani, anche attraverso la divulgazione, ai parroci realizzata dal comando nel 2014 unitamente alla conferenza episcopale italiana che, oltre a contenere consigli pratici per la difesa dei beni chiesastici da eventi predatori, diffonde e valorizza le iniziative di catalogazione e censimento dei beni delle diocesi che, con grande impegno, stanno conducendo in ordine al proprio patrimonio culturale.