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Napoli – Prendere i mezzi pubblici dopo una serata al cinema, in pizzeria o a teatro a Napoli sarà impossibile. Un vero e proprio bluff da parte di Anm, l’azienda che si occupa del trasporto pubblico in città.

Sarebbe dovuto partire l’otto dicembre, durante il ponte dell’Immacolata, il prolungamento notturno delle corse infrasettimanali delle funicolari e di quelle del fine settimana. Il via al servizio l’avrebbe dato un protocollo d’intesa tra l’azienda e i sindacati tranne l’Unione sindacale di base. “Entro l’8 dicembre – assicurava Anm – verranno ripristinate le corse notturne della funicolare“. Una promessa da marinaio, verrebbe da dire.

Lo stesso sindaco Luigi de Magistris aveva detto che “è inaccettabile che in una metropoli come la città di Napoli che il trasporto pubblico diventi una chimera dopo le 23.oo“.

Svanisce quindi una speranza per i napoletani di mettersi al passo con le maggiori città europee che forniscono questo servizio. Del resto c’era da aspettarselo. Anm, com’è noto, naviga in un mare in tempesta. Meno di un mese fa il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha convocato i sette sindacati rappresentativi dell’Anm per affrontare la grave crisi che l’azienda del trasporto pubblico sta attraversando. Per salvare l’azienda bisogna realizzare in tempi strettissimi i contenuti del Protocollo sottoscritto con le Organizzazioni sindacali il 20 ottobre scorso.

Tra le misure previste dell’accordo rientrano il potenziamento del trasporto pubblico e il prolungamento dell’orario di apertura delle funicolari Centrale e di Chiaia e della linea 1 della metropolitana il sabato e i prefestivi fino alle ore 2 e in quattro giorni infrasettimanali fino alle 00.30. Per incentivare l’acquisto di biglietti saranno inoltre disposti in punti strategici i cosiddetti ‘Anm point’. Numerosi provvedimenti saranno attuati anche nei confronti del personale. Si prevede infine un rafforzamento della manutenzione dei mezzi e delle infrastrutture.