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Napoli – Da diverse settimane si sono intensificati gli episodi di guasti sulla Linea 1 della Metropolitana di Napoli gestita da ANM, Azienda Napoletana Mobilità, con il conseguente aumento dei disagi per i cittadini. La questione è molto sentita dai napoletani visto che la Linea 1, con i suoi 9 minuti di attesa, “sulla carta” resta l’unico mezzo ‘attendibile’, considerata anche la condizione del trasporto pubblico su gomma, sempre congestionato nel traffico della città e segnato da autobus vecchi e non ancora del tutto rinnovati.

Non va meglio alle linee della Sepsa (Cumana, Circumflegrea e Circumvesuviana) e della Linea 2 di Trenitalia che copre la tratta Pozzuoli-San Giovanni.  Un bilancio drammatico per la terza città d’Italia, in forte ritardo (è proprio il caso di dirlo) sull’efficienza di un servizio essenziale come quello del trasporto pubblico. 

Tornando all’agitazione e al nervosismo di numerosi passeggeri della Linea 1 dopo i disagi di ieri, c’è da registrare l’intervento del sindaco di Napoli Luigi de Magitsris che, nel corso della trasmissione “Barba&Capelli” su Radio Crc, lancia un ultimatum all’azienda comunale: “Adesso è stata messa in condizioni di operare, il 31 dicembre scade il contratto di servizio. Metterò delle condizioni: non rinnoverò il contratto di Anm se non verranno innalzate le qualità dei servizi. Con la fine dell’inverno entreranno in funzione i filobus, i treni della linea 1 arriveranno, la linea 6 verrà attivata. Se tutte queste condizioni non verranno accettate, Anm, come è stata salvata, verrà sciolta. È il momento di pensare ai cittadini, quindi se ciò non accade, non si può procedere i questo modo. Anm, se non garantisce il servizio, non ha modo di esistere“.

Il primo cittadino affonda poi il colpo aprendo anche alla possibilità di privatizzare il servizio. “Io sono per il pubblico – sottolinea de Magistris – perché credo nel pubblico, ma se Anm non funziona, ci sarà un servizio privato. Ci deve essere orgoglio in tutto questo lavoro. Non credo che ogni giorno ci sia un guasto tecnico nella metropolitana. Il servizio pubblico ha un senso se funziona. Erogheremo i 54 milioni solo se l’amministratore di Anm garantisce, per iscritto, una serie di condizioni“.