Si è avvalso della facoltà di non rispondere e, secondo quanto si è appreso, ha accusato un malore, il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, che oggi – accompagnato dall’ avvocato Giovanbattista Pane – si è presentato davanti al gip di Torre Annunziata Emanuela Cozzitorto.
Avrebbe invece rilasciato dichiarazioni utili alle indagini il suo collaboratore, Francesco Di Maio, che è stato difeso dall’ avvocato Alessandro Orsi.
Entrambi sono stati arrestati in flagranza di reato dalla Guardia di Finanza nell’ambito di una indagine coordinata dalla Procura di Torre Annunziata che punta a fare luce su presunte irregolarità nell’ assegnazione di una serie di appalti comunali a Sorrento.
Coppola e Di Maio sono stati sorpresi dai finanzieri con una presunta mazzetta da 6mila euro in un ristorante, durante una cena che sarebbe stata organizzata appositamente per consegnare il denaro, ritenuto parte di una tangente.
Avrebbe invece rilasciato dichiarazioni utili alle indagini il suo collaboratore, Francesco Di Maio, che è stato difeso dall’ avvocato Alessandro Orsi.
Entrambi sono stati arrestati in flagranza di reato dalla Guardia di Finanza nell’ambito di una indagine coordinata dalla Procura di Torre Annunziata che punta a fare luce su presunte irregolarità nell’ assegnazione di una serie di appalti comunali a Sorrento.
Coppola e Di Maio sono stati sorpresi dai finanzieri con una presunta mazzetta da 6mila euro in un ristorante, durante una cena che sarebbe stata organizzata appositamente per consegnare il denaro, ritenuto parte di una tangente.
Erano state fotocopiate dai finanzieri prima della consegna, così da consolidare la prova della tangente, le banconote trovate in possesso del sindaco di Sorrento Massimo Coppola e del suo collaboratore Francesco Di Maio, arrestati in flagranza di reato giorni scorsi dalla guardia di Finanza di Torre Annunziata nell’ambito di una indagine su presunti illeciti commessi nell’assegnazione di una serie di appalti comunali.
Entrambi sono stati bloccati dalle fiamme gialle durante una cena cui ha preso parte anche un imprenditore, appositamente organizzata per la consegna dei soldi – 6mila euro – i quali, per gli inquirenti, erano parte di una mazzetta: circostanza che, secondo quanto si è appreso, sarebbe stata confermata al gip dal collaboratore collaboratore del sindaco durante l’interrogatorio che si è tenuto stamattina.
Gli investigatori avevano predisposto cimici anche nel tavolo dove i tre si sono riuniti per ascoltare conversazioni e riprendere la scena. Inoltre ai tavoli circostanti quello dove erano seduti Coppola e Di Maio, c’erano dei finanzieri in borghese che si fingevano normali clienti.
Altri erano all’esterno del locale e una microcamera sistemata nei bagni del ristorante ha ripreso il collaboratore del sindaco mentre contava le banconote peraltro, appunto, preventivamente fotocopiate.
Entrambi sono stati bloccati dalle fiamme gialle durante una cena cui ha preso parte anche un imprenditore, appositamente organizzata per la consegna dei soldi – 6mila euro – i quali, per gli inquirenti, erano parte di una mazzetta: circostanza che, secondo quanto si è appreso, sarebbe stata confermata al gip dal collaboratore collaboratore del sindaco durante l’interrogatorio che si è tenuto stamattina.
Gli investigatori avevano predisposto cimici anche nel tavolo dove i tre si sono riuniti per ascoltare conversazioni e riprendere la scena. Inoltre ai tavoli circostanti quello dove erano seduti Coppola e Di Maio, c’erano dei finanzieri in borghese che si fingevano normali clienti.
Altri erano all’esterno del locale e una microcamera sistemata nei bagni del ristorante ha ripreso il collaboratore del sindaco mentre contava le banconote peraltro, appunto, preventivamente fotocopiate.
Il gip di Torre Annunziata Emanuela Cozzitorto, alla fine, ha convalidato l’arresto e disposto il carcere per il sindaco di Sorrento Massimo Coppola e per il suo collaboratore Francesco Di Maio.
Entrambi sono state arrestati in flagranza di reato dalla Guardia di Finanza la sera dello scorso 20 maggio con addosso 6mila euro, ritenuti, dall’ufficio inquirente coordinato dal procuratore Nunzio Fragliasso parte di una tangente per un appalto milionario.
Coppola e Di Maio figurano tra le 25 persone (e non 22, come si era appreso finora), tra cui dirigenti e funzionari comunali di Sorrento e imprenditori, nei confronti delle quali vengono ipotizzati, a vario titolo, i reati di induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione, turbativa d’asta e peculato.
Entrambi sono state arrestati in flagranza di reato dalla Guardia di Finanza la sera dello scorso 20 maggio con addosso 6mila euro, ritenuti, dall’ufficio inquirente coordinato dal procuratore Nunzio Fragliasso parte di una tangente per un appalto milionario.
Coppola e Di Maio figurano tra le 25 persone (e non 22, come si era appreso finora), tra cui dirigenti e funzionari comunali di Sorrento e imprenditori, nei confronti delle quali vengono ipotizzati, a vario titolo, i reati di induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione, turbativa d’asta e peculato.