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Nola (Na) – Un appello che non può essere inascoltato. Sarà anche banale, perchè si tratta di un messaggio che dovrebbe essere ben chiaro a tutti. Ma se una bambina di nove anni decide di mandare un messaggio video per esprimere il suo pensiero, dimostrando di avere una maturità che va ben oltre la sua età reale, allora significa che il concetto non è ben presente nella testa delle persone. Si parla di disabilità, barriere architettoniche e vivibilità delle città per i disabili. il centro in questione è Nola e la persona che perla è una bimba costretta alla carrozzina.

Voglio fare un appello a tutte le persone costrette alla sedia a rotelle – così comincia la piccola Elena. Allora dovete avere più civiltà, più educazione, più rispetto. Voi ci mancate di rispetto ogni giorno, voi siete talmente concentrati solo su voi stessi che a noi non ci pensate. Voi pensate che noi non esistiamo, ma fatevene una ragione: noi esistiamo. Io lotterò ogni giorno per dire no ai marciapiedi pieni di ogni cosa: lampioni in disuso, bidoni della spazzatura, sedie, tavoli, bici e moto, macchine, di tutto e di più.

La maggior parte dei marciapiedi sono senza uno scivolo per far salire e scendere i disabili. I pochi marciapiedi che lo hanno, purtroppo, sono usati come parcheggi per le macchine. Allora anche una piccolezza del genere per noi è una mancanza di rispetto. Quindi vi chiedo di far funzionare un poco di più il cervello perchè la città non è solo vostra, è anche nostra perchè anche voi siete dei cittadini come anche noi lo siamo. Quindi vi chiedo il rispetto, l’educazione e di far funzionare il cervello. Io dico no alle barriere architettoniche e dico sì alla libertà di movimento”.