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Napoli – Ottanta terabyte di dati riferiti a intercettazioni, dati sensibili e di indagine di tantissime Procure di tutta Italia sequestrati che erano archiviati in due cloud esteri e che i magistrati di Napoli hanno fatto sequestrare per bloccare ogni accesso abusivo. Agli arresti domiciliari sono stati messi l’amministratore Diego Fasano di E-surv srl, proprietaria del software spia Exodus, e il direttore tecnico della stessa azienda, Salvatore Ansani, ritenuto l’ideatore della piattaforma che inoculava il virus spia. L’accusa è accesso abusivo a sistema informatico, intercettazioni illegali, frode pubbliche forniture. Al momento l’indagine riguarda i rapporti tra la E-surv, e le altre società coinvolte, e le Procure. I due cloud, archivi digitali, sono all’estero, sui server virtuali di Amazon. Nei cloud, a cui era possibile accedere facilmente, c’erano i dati di indagini in corso, anche per gravi delitti e circa 800 le intercettazioni illegalmente trasferite sui cloud, 234 delle quali non autorizzate.