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Napoli – Esito negativo della riunione convocata al Comune di Napoli per dirimere la incresciosa situazione creatasi ai danni dei rivenditori dei titoli di viaggio (per il trasporto pubblico a Napoli) emessi dalla Scarl “Giraservice”. Edicolanti e tabaccai hanno dovuto prendere atto della decisione unilaterale di subire una riduzione dell’aggio dal 3,5 % al 3%, comunicato agli stessi con una semplice lettera circolare.
A questo punto le categorie dei rivenditori, supportate dalle federazioni di categoria FeNaGI/Confesercenti e Assotabaccai/Confesercenti, sono pronte a bloccare la vendita dei biglietti in assenza di un ritorno almeno al precedente aggio, equivalente al 3,5%.
Il Presidente di Confesercenti Napoli, Vincenzo Schiavo, appoggia l’iniziativa di FeNaGi e Assotabaccai: “Abbassare ulteriormente gli utili di edicolanti e tabaccai con una decisione unilaterale è inaccettabile, ancora di più visto che mai nessuno si è posto seriamente il problema delle tasse che aumentano, degli affitti altissimi che molti esercenti sono costretti a pagare in una città in cui le infrastrutture sono carenti e in alcuni casi inesistenti. Il ruolo mi impone di spronare questi commercianti ad alzare la voce affinché i nostri politici comprendano che le nostre rivendicazioni non sono capricci bensì necessità per mantenere aperte le nostre attività commerciali”.

Gli edicolanti e i tabaccai della Confesercenti, nel ringraziare il Comune di Napoli per il ruolo attivo di mediazione che sta svolgendo, ribadiscono di voler continuare a svolgere il servizio che svolgono da anni nonostante la progressiva riduzione negli anni degli aggi previsti. Si ricorda, inoltre, che il servizio è offerto per un lungo numero di ore al giorno, sette giorni su sette, con capillarità e in luoghi, quali le stazioni delle metropolitane cittadine, linfa vitale per tutte le attività e per il turismo del capoluogo e della provincia.
Allo stesso tempo i rivenditori rifiutano di essere il terminale di situazioni contabili di difficoltà, poichè su essi stessi piovono tasse, fitti, tributi e balzelli vari che rendono molto difficile tenere aperte quotidianamente le proprie attività commerciali.
In assenza, quindi, di un ritiro in tempi stretti da parte della società Giraservice della riduzione dell’aggio, i rivenditori si vedono costretti a sospendere la vendita dei titoli di viaggio. Consapevoli e scusandosi anticipatamente dei disagi che si potranno creare a cittadini e turisti e ribadendo ancora la volontà di voler offrire tale servizio, i rivenditori ritengono sia giunto il momento di far capire che esso debba essere adeguatamente remunerato e che le decisioni che li riguardano debbano essere condivise e non unilaterali.