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Napoli – La terra è tornata a tremare questa mattina all’alba nella zona dei Campi Flegrei, a Pozzuoli. Un sisma di magnitudo 1.7, avvenuto a una profondità di circa 2 km, ha svegliato gli abitanti alle prime luci dell’alba, verso le 4 e 44. A darne notizia è stato l’Istituto di Vulcanologia ma ad avvertirlo, anche se non si è trattata di una scossa forte, sono stati anche i residenti di Bagnoli e Pianura. 

Altre scosse si sono registrate nelle ore successive, l’ultima risalirebbe alle 7.39: in totale se ne sarebbero sentite 5, precedute come di consueto da forti boati. Non è la prima volta che accadono eventi simili, anzi: l’area dei Campi Flegrei è la più attiva della Campania, tanto da essersi meritata l’attenzione anche della rivista scientifica “Nature”. Secondo gli esperti, che 7 anni fa elaborarono un dossier molto dettagliato in merito, reso noto soltanto in questi giorni, “le situazioni più a rischio sarebbero sotto la Solfatara, in via Pisciarelli, agli Astroni e nel centro della pianura di Agnano.

La Solfatara ad esempio si presenta come un grande imbuto che arriva a meno di 200 metri di profondità; Pisciarelli è interessata in profondità da gas che fluiscono attraverso un condotto; mentre una probabile migrazione di fluidi è stata osservata dalla Solfatara a Pisciarelli. Sotto la pianura di Agnano, nel settore nord, potrebbero essere presenti corpi intrusivi lavici”. Gli ultimi fenomeni hanno portato ad innalzare il livello di pericolosità da verde a giallo e a rappresentare il vulcano come uno dei più pericolosi d’Europa. L’ultima scossa, prima di quella di oggi, si è avvertita il 4 ottobre, nell’area compresa Fuorigrotta, Soccavo e Agnano.

di Ornella d’Anna