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Napoli – Una colata di cemento potrebbe presto abbattersi su uno degli ultimi polmoni verdi rimasti a Napoli Est. Il disperato grido d’allarme arriva da San Giovanni a Teduccio, periferia orientale di Napoli, dove il Comune si appresterebbe a “tombare” lo storico laghetto del Parco Massimo Troisi per realizzare un’area attrezzata ludico-sportiva. Un colpo di spugna che sembra non andare affatto giù ai residenti e ai tanti frequentatori del sito.

La denuncia porta la firma di Enzo Morreale, storico attivista di San Giovanni a Teduccio, da anni impegnato sul fronte delle lotte ambientalista: “Un altro duro colpo assestato alla periferia orientale. Nella documentazione allegata alla delibera del Comune di Napoli non spiegano il motivo per il quale hanno deciso di cementificare il laghetto. Sanno bene come loro stessi sottolineano che il disegno del Parco è imperniato fondamentalmente su tre temi progettuali principali, il bacino d’acqua, la collina e le vaste aree di sosta e di gioco“. Nonostante ciò l’Amministrazione avrebbe deciso di tirare dritto sulla propria strada.

Morreale entra dunque nel merito della questione spiegando che “nelle 35 cartelle allegate alla delibera asseriscono che si appresterebbero a fare una riqualificazione del laghetto. Una sola cosa risulta chiara, raderanno al suolo un luogo simbolo della nostra comunità conosciuto da tutti come il “laghetto”. Balbettano su come intendono usare lo spazio. L’area orientale ha bisogno di una riqualificazione ininterrottamente negata con decisioni che ne aggravano le condizioni. La scelta di interrare il laghetto la dice lunga sul come viene considerata la nostra realtà, un luogo dove si può fare di tutto e dove occorre risparmiare ogni centesimo anche quando le decisioni sono palesemente assurde”.

Eppure nella grande area verde che circonda il laghetto vivono “tante specie viventi“, ricorda ancora l’ambientalista, che conclude la propria denuncia riportando la parte dedicata al laghetto del Parco Massimo Troisi nella relazione allegata: “Conversione dell’area adibita a laghetto in spazio destinato ad attività sportiva. L’area adibita a laghetto sarà riqualificata al fine di aumentarne la fruibilità con l’integrazione di attrezzature atte allo svolgimento di attività sportive in coerenza con gli obiettivi di naturalizzazione, recupero e trattamento delle acque meteoriche, incremento della biodiversità in ambito urbano e periurbano“.