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Napoli – Prosegue senza sosta l’offensiva contro gli illeciti ambientali nella Terra dei Fuochi da parte delle forze dell’ordine con il coordinamento dell’Incaricato per il contrasto del fenomeno dei roghi di rifiuti nella regione Campania Gerlando Iorio. Nel mirino dei controlli sempre piccole e medie attività imprenditoriali, quattro delle quali finite sotto sequestro per gestione illecita di rifiuti. Si tratta per lo più di officine meccaniche e attività operanti nel settore dello stoccaggio dei rifiuti, ma anche nel recupero dei metalli e del materiale edile; aziende che nella maggior parte dei casi non rispettano alcuna norma dei carattere ambientale, e spesso non sono neanche in regola con le autorizzazione amministrative.
 
Questa volta l’operazione di controllo straordinario del territorio, l’ennesima nelle ultime settimane, ha riguardato l’area del comune di Napoli, alcuni centri dell’hinterland partenopeo, ovvero Afragola, Nola e Giugliano in Campania, e i comuni casertani di Casapulla, Castel Volturno, Maddaloni, Marcianise, Mondragone, e San Nicola La Strada. In strada 44 equipaggi, per un totale di 125 unità appartenenti al Raggruppamento “Campania” dell’Esercito Italiano, alle Polizie municipali, alla Polizia di Stato, ai Carabinieri e alla Guardia di Finanza, nonchè al Reparto Operativo Aeronavale delle Fiamme Gialle di Napoli; presenti anche i funzionari di Asl e Arpac e del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Caserta. In totale sono state controllate 12 attività imprenditoriali e commerciali, nelle quali sono stati trovati anche 8 lavoratori in nero. Dieci le persone denunciate all’autorità giudiziaria, tra cui soprattutto imprenditori; tra i segnalati tre proprietari di terreni su cui venivano bruciati rifiuti ovvero custoditi materiali, anche pericolosi, costituiti da bombole, taniche di plastica, materiale edile, autoveicoli in disuso, pezzi di motore e pneumatici.
 
Nel corso dei controlli sono stati inoltre individuati 2 nuovi siti di sversamento di rifiuti solidi urbani di vario genere. Tra le violazioni contestate – che hanno portato a sanzioni pecuniarie per 35mila euro – il trattamento di rifiuti senza autorizzazione, o lo stoccaggio di materiale di scarto in quantità maggiore a quello autorizzato. Un’officina è stata sequestrata per scarico industriale illecito, mentre per un’azienda del settore tessile è stata proposta la sospensione dell’attività in quanto impiegava lavoratori in nero: su 10 persone controllate, 7 sono risultati irregolari. Sotto sequestro sono finiti infine un cantiere edile totalmente abusivo e un terreno privato, all’interno del quale sono stati rinvenuti rifiuti di ogni genere.