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Napoli – Ha provato a mettere in moto ma si è accorto che la spia segnalava rosso. È la disavventura capitata quest’oggi a G.E. in via Pollione, nel quartiere Bagnoli, a cui è bastato un attimo per accorgersi che dalla sua macchina era stato sottratto il carburante. La zona ovest della città non è nuova a questo genere di problemi: nelle scorse settimane, a Cavalleggeri, era accaduto anche a un paio di moto e perfino a un furgoncino da lavoro.

“Due volte mi hanno rubato la benzina lasciandomi a piedi e danneggiando il motorino; poi hanno rubato i pedali e, infine, giusto una settimana fa lo hanno proprio rubato”, denuncia C.F., un’altra delle vittime. “Sembra di essere tornati agli anni ’80, quando non c’era alcun controllo nelle strade”, tuonano i residenti. Nella maggior parte dei casi, i danni alle macchine superano il valore del  bottino: a fronte del furto di pochi euro di benzina, spesso i proprietari dei mezzi si sono ritrovati con fori e ammaccature e ne hanno dovuto sborsare centinaia per la sostituzione del serbatoio del carburante.

Non è tutto. Bagnoli è una delle aree metropolitane maggiormente colpita da furti di batterie d’auto, fari fendinebbia e perfino plastiche delle frecce. Le batterie sono il bersaglio preferito dei malviventi: al mercato nero valgono sotto i 5 euro ma i ricettatori si organizzano sulla quantità. Motivo, questo, per cui gli abitanti sono stati costretti ad “ancorarle” sotto il cofano con una specie di gabbia dotata di catenaccio. E visto che i controlli, intensificati nei mesi scorsi, ora sono tornati a scarseggiare, che i malfattori vengono arrestati ma poi, puntualmente, rilasciati e che i furti si stanno intensificando, i cittadini hanno pensato di organizzarsi in autonomia, facendo delle ronde notturne.

A cura di Ornella d’Anna