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A Bagnoli spiaggia pubblica o accesso pubblico al mare? La differenza ha animato un confronto in consiglio comunale. È accaduto ieri, nella seduta monotematica su Bagnoli e America’s Cup. In aula c’era l’informativa di Gaetano Manfredi, sindaco e commissario per la bonifica. Il consiglio ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, a firma dei consiglieri di maggioranza Gennaro Esposito e Sergio D’Angelo. Tra i vari punti, il documento impegna sindaco e giunta “a prevedere l’uso pubblico del litorale da Nisida al confine di Pozzuoli”. In premessa, lo stesso odg richiama un vecchio atto del consiglio comunale. “La realizzazione della spiaggia pubblica tra Nisida ed il confine del Comune di Pozzuoli – si legge – è stata approvata con delibera del Comune di Napoli, n. 40 del 25.09.2012, all’esito di una grande partecipazione popolare con la raccolta di circa 14.000 firme per indire un referendum, iniziativa che poi fu assorbita dalla citata delibera”. Esposito ricorda bene quel passaggio. Nel 2012 era consigliere comunale. E intervenendo ieri in aula, ha espresso dubbi sui piani per Bagnoli. Anzitutto relativi all’ipotesi di arenili dati in concessione a privati. “L’accesso al mare – ha sottolineato il consigliere – nella visione della delibera è una spiaggia per tutti e tutte, con l’ombrellone nella sabbia, senza cemento”. Viceversa “qui il rendering si avvicina molto ad un porto, e parliamo di barche a vela” ha obiettato. Si riferiva anche all’annuncio di Manfredi. Vale a dire il dialogo tra l’Amministrazione e le federazioni di vela e canottaggio, per valutare la creazione di un centro federale. L’eventualità dovrà garantire un accesso pubblico al mare e l’avviamento di attività sportive per i giovani. Ma su un punto Manfredi ha inteso “essere chiaro”: “Non si farà nessun porto turistico, il porto turistico è quello che sta sotto Nisida, dove era previsto, adesso ci sono già i concessionari”.

Il sindaco ha mantenuto gli abituali toni rassicuranti. Fuori al consiglio, si stava tenendo un sit-in di protesta dei comitati. Chiedevano chiarezza sul futuro di Bagnoli, e ponevano non pochi quesiti. A dire il vero, le domande c’erano già prima della novità America’s Cup. E la kermesse velica, in programma nel 2027, ha semmai moltiplicato le preoccupazioni degli attivisti. “Rispetto a quello che era previsto dal piano urbanistico di Bagnoli – ha giurato Manfredi – non c’è nessuna modifica sostanziale, c’è un’anticipazione a quanto previsto”. Ma altri dilemmi hanno sollevato le ultime parole del sindaco-commissario. “Ci sarà il parco – ha spiegato Manfredi -, l’accesso al mare sarà un accesso pubblico”. Il sindaco ha però precisato “che significa accesso pubblico”, secondo lui. “Dobbiamo garantire anche dei servizi – ha aggiunto -, perché tutto va gestito”.

Se voleva essere un chiarimento, questo non ha tranquillizzato i comitati. Anche perché c’è il nodo colmata a turbare i sonni di molti cittadini. La sua rimozione è ritenuta cruciale per il ripristino della linea di costa. Uno step ineludibile per realizzare un’unica spiaggia pubblica da Nisida a Pozzuoli. La revisione del progetto di bonifica ne disporrebbe invece il mantenimento, eliminandone solo il 15%. La scelta è sottoposta a procedura Via-Vas, al momento sospesa fino al 15 ottobre, su richiesta di Invitalia. L’odg Esposito-D’Angelo, tra l’altro, impegna la giunta Manfredi a “valutare di disporre l’assoggettamento del progetto dell’America’s Cup a procedura di Via-Vas integrata”. Evitando così “percorsi semplificati e riduttivi che potrebbero esporre l’amministrazione a contenziosi e censure comunitarie”. Cioè proprio quanto rischia di non avvenire, perché dal 7 agosto è aperta una Vav (Verifiche di Assoggettabilità a Valutazione di impatto ambientale) sulle opere complementari, destinate allo svolgimento della Coppa America 2027. Ossia una procedura preliminare, per decidere se per tali manufatti debba esserci la più complessa Valutazione di impatto ambientale. “Tutte le strutture connesse all’America’s Cup – ha garantito Manfredi -, gli hangar per il ricovero delle imbarcazioni e le officine, saranno temporanee e verranno allestite per la durata della competizione per essere poi smontate”. Esposito ha tuttavia riesumato il precedente dell’ America’s Cup World Series 2011-2013, regate collaterali alla gara vera, disputate nelle acque del Lungomare di Napoli. “Sindaco, abbiamo ancora i baffi a via Caracciolo dopo 12 anni” ha rammentato accigliato il consigliere, evocando i prolungamenti della scogliera varati all’epoca. Pure quelli dovevano esseri provvisori. E anche qui, su Bagnoli non si dirada la nube di incertezze.