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di Ornella d’Anna

Napoli – “Sui trapianti in Campania rimane la puzza di marcio sotto il tappeto nuovo”: è questo il grido dei genitori dei bambini trapiantati di cuore e dei trapiantati adulti che sono in pena per un probabile blocco degli interventi. Un mese fa, stanchi dei continui “rimpalli” nella mancanza di organizzazione e provati dal dolore per la sofferenza dei propri cari, avevano inviato un appello al presidente della Regione, Vincenzo De Luca, affinchè si occupasse personalmente della grave situazione, visto che i vertici dell’azienda ospedaliera dei Colli avevano rimesso in discussione gli atti di programmazione regionale, con conseguente ‘stop’ di tutte le attività. In quell’occasione, i membri del comitato dei trapiantati aveva sottolineato che solo il presidente avrebbe potuto sollecitare l’avvio delle iniziative, per le quali lo stesso De Luca aveva disposto, con decreto, fossero stanziati 3 milioni di euro. A distanza di trenta giorni, però, nulla è cambiato. “La verità è che non sono stati veramente risolti i problemi che c’erano” – denuncia in una nota Rosalba Pagano, mamma di una bimba trapiantata nel 2013 -. “Chi litigava è rimasto al suo posto, evidentemente sono ritenuti intoccabili”. I genitori chiedono che venga organizzato al più presto un incontro con i vertici della Direzione generale per la tutela della salute pubblica. “L’incontro è stato sollecitato da noi per emergenze oggettive” – evidenziano nella nota –. “La richiesta era di un tavolo in cui tecnici, azienda e Regione avrebbero potuto mettere in atto immediatamente le misure previste dalla delibera regionale”.