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Napoli – Processo da rifare, per la seconda volta, per l’ex senatore ed ex sindaco Vincenzo Nespoli, condannato dalla Corte di Appello di Napoli per bancarotta, reato contestato in relazione al fallimento società di vigilanza “La Gazzella” di Afragola (Napoli). Lo ha deciso oggi la prima sezione penale della Corte di Cassazione che ha rinviato la querelle giudiziaria dinnanzi a un’altra sezione dei giudici di secondo grado partenopei. L’ex senatore – difeso dai professori Vincenzo Maiello e Vittorio Manes – è stato condannato a sei anni di reclusione (otto in primo grado) dalla Corte di Appello di Napoli (terza sezione) ma la quinta sezione penale della Suprema Corte, nel maggio 2019, adottò la stessa decisione presa oggi dai giudici della prima sezione. L’arresto dell’ex senatore, con l’accusa di bancarotta fraudolenta e reimpiego di denaro di provenienza illecita, risale al 2013. Con il rinvio deciso poco fa dalla Suprema Corte è scattata anche la revoca della confisca da 1,7 milioni di euro notificata all’ex parlamentare.