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La polveriera Napoli è sul punto di esplodere. Significativo, in tal senso, quanto raccontato oggi su “Dagospia” da Carlo Tarallo. L’effrazione a casa Allan, sulla quale a indagare ora è la Digos, potrebbe essere infatti collegata al ruolo svolto dal brasiliano nell’ammutinamento dei calciatori azzurri rispetto alla decisione della società di prorogare il ritiro dopo la gara di champions con il Salisburgo. E nello stesso contesto potrebbe rientrare anche il furto denunciato oggi da Laura Slowiak, la moglie di Piotr Zielinski,

Circostanze che avrebbero convinto i giocatori del Napoli a tenere una conferenza stampa utile a spiegare i motivi del loro comportamento nei giorni scorsi.

“Non è ancora chiaro – si legge da Dagospia – se all’incontro con la stampa parteciperebbe tutta la squadra o solo una rappresentanza, quello che è certo è che tra i calciatori, e soprattutto i loro familiari, si respira molta paura. La squadra dirà cosa è successo negli spogliatoi, martedì scorso, sia tra il primo e il secondo tempo che al termine della partita, ammettendo le proprie responsabilità e chiedendo scusa ai tifosi per aver disertato il ritiro, ma spiegherà anche il proprio punto di vista su quanto accaduto. Chiarirà innanzitutto una cosa: nessun dissidio si registra, al di là di fisiologiche discussioni prettamente tattiche, con l’allenatore Carlo Ancelotti e il suo staff”.

Nel mirino dei calciatori, in particolare, ci sarebbero gli atteggiamenti del vicepresidente del Napoli, Edoardo De Laurentiis. Proprio alcune parole del figlio del patron Aurelio avrebbero scatenato la rivolta dello spogliatoio.

“Lorenzo Insigne, il capitano del Napoli, avrebbe in quei minuti convulsi garantito ad Ancelotti che ogni scelta della squadra sarebbe avvenuta esclusivamente per segnalare il disagio nei confronti dei comportamenti del vicepresidente. Ancelotti avrebbe manifestato l’intenzione di dimettersi, ma sarebbe stato frenato dallo staff. La tensione tra il vicepresidente azzurro e la squadra andrebbe avanti da mesi” – riporta ancora Dagospia.