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Napoli – “Più azione, 6 nuovi casi da risolvere, ma non ci fermeremo, molti equilibri salteranno, alcuni amori subiranno evoluzioni, ma state certi nessuno resterà impunito non vi deluderemo”. Parola di Alessandro Gassmann, che interpreta l’acuto ispettore Giuseppe Lojacono, tra i protagonisti de I bastardi di Pizzofalcone. L’attesa è finita, il 20 settembre con la messa in onda su Rai1 della terza stagione, il pubblico saprà chi è sopravvissuto alla bomba piazzata nel locale dove si trovavano. L’attore e regista risponde all’Ansa dal set dove ha iniziato le riprese come protagonista di un film targato Netflix . “Non posso dire nulla, è un prodotto di grande azione, sono molto contento”, risponde appena reduce dall’ottima accoglienza a Venezia 78 del suo film da regista “Il Silenzio Grande”, presentato alle Giornate degli Autori con un cast importante con Massimiliano Gallo, Margherita Buy e Marina Confalone, “E’ stato un lavoro di grande impegno tratto dall’omonima pièce teatrale di Maurizio de Giovanni, che firma anche la sceneggiatura con me”. La serie i Bastardi è tratta dai romanzi di Maurizio de Giovanni (editi da Einaudi Stile Libero) coprodotta da Rai Fiction-Clemart. Con Gassmann fanno parte della squadra Carolina Crescentini, Antonio Folletto, Tosca d’Aquino, Massimiliano Gallo, Gianfelice Imparato, Simona Tabasco, Gennaro Silvestro, Gioia Spaziani, Serena Iansiti, Matteo Martari e Maria Vera Ratti. “Il pubblico ama molto i Bastardi che hanno trovato nella fiction una perfetta narrazione.- dice Gassmann- È dimostrato anche dal cambiamento dei registi: questa di Monica Vullo è la terza. Ognuna ha le sue caratteristiche, ma si mantiene sempre una coerenza narrativa. Questa è probabilmente la serie che mi ha dato più successo in tv. Sono contento che siano i Bastardi ad aprire la stagione di Rai1, abbiamo sei storie, sei casi da risolvere molto forti, potenti”. 

Perché è così amata dal pubblico? “I Protagonisti sono fallati, ma hanno tutti trovato un riscatto, ecco forse il pubblico li ama, perché sono eroi normali e le persone si identificano in qualche modo”, risponde. Ma non solo I Bastardi, prosegue, “La serie ha il pregio -e questo è nella cifra dei racconti di Maurizio De Giovanni che con i suoi libri ci ha fatto questo grande dono- di mostrare una Napoli a 360 gradi, con tutte le sue le sue facce, non stereotipata. A Pizzofalcone c’è l’aristocrazia, la borghesia, il popolo, il quartiere, la camorra. Pizzofalcone racconta la società nella sua interezza. Insomma tutta la nostra società in 500 metri concentrata”. E se nella serialità, inutile negarlo, c’è un prodotto di qualità venduto in tutto il mondo come Gomorra, che racconta la faccia feroce, sottolinea, “Pizzofalcone è l’altra faccia. una coabitazione di stili di vita”. Nella nuova stagione, prosegue Gassmann, “ci saranno grandi novità – Io amo molto Lojacono, perché è un uomo di poche parole ma con un grande spirito di osservazione, che alla fine si prende delle responsabilità, a suo rischio e pericolo agisce e infine risolve. Quindi nonostante il passato, è un uomo solido, un uomo dei fatti, non di chiacchiera”.

I napoletani vivono le storie dei Bastardi di Pizzofalcone in maniera viscerale, continua, “ne sono molto orgogliosi, ho sentito sulla mia pelle per le strade, nei vicoli l’attenzione per questa serie ed è bellissimo”. Negli ultimi istanti, un forte boato li ha travolti: una bomba è esplosa all’esterno del locale. Chi l’ha piazzata? Ma soprattutto, sono riusciti a sopravvivere? “Non posso spoilerare per non rovinare la sorpresa- risponde- ma almeno i personaggi principali sono usciti indenni dall’esplosione”. “Io ovviamente ci sarò come il magistrato Laura Piras (Crescentini). L’ispettore Lojacono è devastato dai sensi di colpa, come ha potuto lasciare che tutto questo accadesse a tavola poi c’era anche sua figlia, ha il dubbio che questo abbia a che vedere con qualcosa che chi ha visto la seconda ricorderà- prosegue il protagonista – Ora occorre indagare sui responsabili e capire come mai la squadra era nel loro mirino. Peccato che, essendo vittime, non possano procedere. Ma proprio la Piras ci darà una mano in questo”.

Ma tutti non fanno che ripetersi un’unica ossessiva domanda: chi ha collocato quell’esplosivo e perche’? “Spetterà all’ispettore raccogliere i pezzi: per lui e I Bastardi è l’inizio di una lunga e complessa indagine nascosta, facendo i conti con i metodi scorretti e inefficienti di un procuratore venuto da Roma. A portare ulteriore scompiglio l’arrivo di un nuovo commissario a Pizzofalcone, Elsa Martini, appena prosciolta da un processo per la morte di un pedofilo. Questo fa di Elsa una Bastarda a pieno titolo. La sua presenza volitiva spariglia le logiche del gruppo e il sospetto aleggia sempre su di lei: Elsa ha davvero ucciso un uomo a sangue freddo?”. Intanto la città, distesa sotto la collina di Pizzofalcone, continua a vivere. In una Napoli sospesa tra tradizione e modernità, incanto e disincanto, bellezza e oscurità, si generano delitti su cui la squadra è chiamata ad indagare. Reati che scaturiscono dal cuore delle miserie umane.