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Cardito (Na) – La Corte di Assise di Appello di Napoli si è detta favorevole alla richiesta di rinnovo del dibattimento e, quindi, saranno ascoltati nuovamente i testimoni, durante il processo di secondo grado sull’omicidio del piccolo Giuseppe Dorice, il bimbo ucciso a bastonate nel gennaio 2019 a Cardito, in provincia di Napoli, da Tony Essobti Badre, ex compagno della madre della piccola vittima. L’uomo è stato condannato all’ergastolo il 9 novembre 2020 in quanto ritenuto colpevole dell’omicidio di Giuseppe e del tentato omicidio di una delle due sorelline del piccolo. Sotto il profilo omissivo, per non essere intervenuta in difesa dei figli, è stata condannata a sei anni di reclusione anche la mamma dei tre bambini, Valentina Casa, oggi collegata in video conferenza con l’aula 320 insieme con l’ex compagno Badre. Per la prima volta si sono scorti segni di contrizione sul viso della donna, che affrontò il primo grado di giudizio senza mai mostrare sentimenti ed emozioni.
A proporre l’istanza di rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale sono stati il sostituto procuratore generale Anna Grillo e l’avvocato Pietro Rossi, legale dell’imputato. Rossi, che ha consegnato al giudice una lettera di scuse scritta di suoi pugno dal suo cliente, ha anche chiesto una perizia medico-legale finalizzata al preciso accertamento dell’ora della morte del bimbo. La Corte, presieduta dal giudice Alfonso Barbarano, si è riservata la decisione all’esito dell’escussione del consulente tecnico medico legale della Procura che si occupò dell’autopsia, prevista venerdì prossimo. Quello stesso giorno dovrebbero essere ascoltati anche alcuni vicini di casa di Tony Badre e Valentina Casa, e un rappresentante delle forze dell’ordine. Intanto il 22 luglio 2022, davanti al Tribunale di Napoli Nord (giudice Nigro), prenderà il via il processo che vede imputate le due maestre e l’ex preside dei bambini (già sottoposte a una sospensione) accusate dagli inquirenti di omessa denuncia.

“Nessuna lettera può e deve intenerire i giudici e l’opinione pubblica. Nessuno sconto di pena. Deve pagare a vita il suo gesto mostruoso“. Lo sottolinea, in una nota, il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, che così commenta la missiva scritta e fatta pervenire ai giudici da Tony Essobti Badre, condannato in primo grado per l’omicidio del piccolo Giuseppe Dorice e per il tentato omicidio di una delle due sue sorelline.
Nel gennaio del 2019 – ricorda Borrelliuccise a Cardito un bambino, Giuseppe Dorice, a bastonate. Ora Tony Essobti Badre si pente del proprio gesto (per il quale, assieme al tentato omicidio di una delle sorelline di Giuseppe, è stato condannato all’ergastolo il 9 novembre 2020) inviando una lettera i giudici: ‘Signor giudice… mi scuso per il tempo che le faccio perdere ma vorrei che lei mi possa aiutare a capire perché ho ricevuto un trattamento così duro. Ho sempre ammesso le mie responsabilità…“. L’avvocato Pietro Rossi, legale di Badre, ha consegnato oggi la lettera ai giudici chiedendo che possa essere letta durante il processo.
Chiediamo – afferma ancora Borrelli – che non gli venga concesso neanche un minimo sconto di pena. Nessuna parola, nessuna lettera deve intenerire i giudici e l’opinione pubblica.
Pentirsi dopo è molto facile soprattutto se in gioco c’è la propria vita da trascorrere dietro alle sbarre. Uccidere un bambino indifeso e innocente è mostruoso, non vi possono essere scusanti ed attenuanti, serve giustizia e una condanna a vita“, ha concluso il consigliere regionale.