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Un’operazione della Dda, condotta anche con l’ausilio di un elicottero, è in corso sull’isola d’Ischia, a Casamicciola Terme: sequestrata la nave ‘Giuseppina Prima’, della compagnia di navigazione Traspemar.
Il blitz, che vede operare congiuntamente la Polizia di Stato e la Guardia Costiera, è scattato a metà mattina, quando la nave è arrivata al porto del comune isolano: ad attenderla c’erano numerosi agenti che, secondo quanto si è appreso, erano alla ricerca di una persona, che però non è stata trovata a bordo.
La nave sequestrata è abitualmente utilizzata per il trasporto marittimo dei rifiuti dalle isole di Ischia e Procida alla terraferma.
Sull’operazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli al momento c’è il riserbo: secondo indiscrezioni, tuttavia, gli inquirenti indagherebbero su un presunto traffico illecito di rifiuti e merci pericolose e sullo smaltimento del fango della alluvione di Casamicciola del 2022 e sui materiali di risulta delle demolizioni degli edifici terremotati del 2017.
 
Emergono nuovi particolari sul blitz di Polizia e Guardia di Finanza condotto oggi a Casamicciola, sull’isola d’Ischia, su disposizione della procura di Napoli: l’imprenditore Angelo Marrazzo, la cui famiglia risulta proprietaria della compagnia di navigazione Traspemar, è stato arrestato ed attualmente si trova agli arresti domiciliari.
Marrazzo è accusato di estorsione e concorrenza illecita aggravate dalla modalità mafiosa.
Per la Traspemar, oltre al sequestro della nave Giuseppina Prima, eseguito stamani all’arrivo da Pozzuoli nel porto di Casamicciola, è scattato anche il sequestro della nave Don Angelo, che attualmente era stata noleggiata per un servizio di trasporto marittimo di rifiuti alle isole Eolie.
 
Si sarebbe presentato come referente del clan Moccia sull’isola di Ischia, l’imprenditore Angelo Marrazzo, arrestato oggi dagli agenti della Sezione Investigativa di Napoli del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e del Commissariato di Ischia nell’ambito di una indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli.
L’indagato – si legge in una nota del procuratore di Napoli Nicola Gratteri e del procuratore aggiunto Sergio Ferrigno – in qualità di gestore di fatto della società di navigazione e, specificamente, dell’attività di trasporto di rifiuti speciali dall’isola di Ischia alla terraferma, avrebbe intimato a un imprenditore di utilizzare esclusivamente i traghetti della sua compagnia di navigazione, minacciando, in caso contrario, di fargli sequestrare i camion e di fargli applicare sanzioni amministrative, in modo da bloccare la sua attività imprenditoriale. Non solo. Secondo la polizia si sarebbe reso protagonista anche di concorrenza illecita ai danni di altre compagnie di navigazione, che svolgevano la stessa attività.
I reati ipotizzati, e cioé estorsione e illecita concorrenza con minaccia e violenza, vengono contestati con l’aggravante mafiosa poichè Marrazzo “si sarebbe avvalso della forza di intimidazione derivata dall’evocata appartenenza a sodalizi di natura camorristica, in quanto si sarebbe presentato quale referente del clan Moccia sull’isola di Ischia”.
Oltre all’arresto è stato disposto anche il sequestro preventivo delle due motonavi della compagnia di navigazione riconducibile all’indagato, grazie alle quali, scrive la Procura, “si sarebbe di fatto assicurato i!l monopolio nell’attività di trasporto di rifiuti dall’isola di Ischia, trattandosi dello strumento tramite il quale sarebbero stati realizzati gli atti di concorrenza commerciale in maniera illecita”.