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Napoli – Un “boato” come se fossero stati allo stadio. Urla tanto forti che sono intervenute in massa le forze dell’ordine credendo che fosse accaduto qualcosa in aula a giudici o pubblici ministeri. In realtà erano urla di gioia per una doppia e clamorosa assoluzione dall’ergastolo, forse dai familiari degli imputati assolutamente inaspettata e frutto di una “guerra” durata anni tra esami, controesami, carte bollate, verbali pieni di omissis e trascrizioni di telefonate intercettate.
Giuseppe Attanasio, difeso dagli avvocati Antonio Abet e Leopoldo Perone, e Andrea Attanasio, difeso da Salvatore Impradice e Mauro Valentino, sono stati scagionati dopo due condanne all’ergastolo dall’omicidio Agostino Ascione e un’altra invocata poche ore prima la decisione della Corte d’Assise d’Appello di Napoli. Due condanne al carcere a vita in primo grado e in appello. Poi la clamorosa decisione della Cassazione di annullare la sentenza e rinviare gli atti nuovamente in Corte d’Assise d’Appello dove ieri pomeriggio il procuratore generale aveva comunque chiesto la conferma dell’ergastolo per entrambi gli imputati facendo rabbrividire i familiari in trepidante attesa sin dalle ore di mattina.
Ma la battaglia degli avvocati ha convinto i giudici della Corte d’Assise d’Appello: non erano loro gli autori dell’omicidio Ascione che resta pertanto irrisolto. C’erano contro di loro le accuse dei collaboratori di giustizia Morcavallo e Gallo e a riscontro le telefonate intercettate nelle quali due persone, presunti testimoni oculari dell’agguato mortale avvenuto nel 2009, raccontavano di quel delitto. Abet, Perone, Impradice e Valentino hanno dimostrato che quelle conversazioni non testimoniavano che quei due fossero stati presenti al momento dell’omicidio, uno di loro, paradossalmente era il racconto de relato di quello fatto da lui stesso. Ecco il motivo per il quale le accuse dei collaboratori di giustizia alla fine non sono bastate per la conferma della condanna. Così quando i giudici hanno pronunciato la parola: assolve, è scoppiato il tifo da stadio.