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Napoli – “A Napoli sono circa 450 le farmacie che fanno tamponi e danno un forte contributo alla lotta a questa quarta ondata. Ma io continuo a ricordare a tutti di fare la vaccinazione invece del tampone, perché così la società sarà più sicura e solo il vaccino ci porta davvero lontano dal covid”. Vincenzo Santagada da qualche settimana è assessore alla sanità del Comune di Napoli ma resta presidente dell’Ordine delle Farmacie di Napoli e sottolinea all’ANSA gli aspetti più importanti e anche difficili della quarta ondata che riempie di code tutti gli esterni delle farmacie per i tamponi antigenici contro il covid.

“A seguito delle restrizioni e della maggiore sensibilità dei cittadini – spiega – negli ultimi dieci giorni c’è stato un grosso incremento di clienti per i tamponi, in molti casi si vedono le file fuori dalle farmacie. Questo conferma il nostro ruolo di prossimità che concorre al tracciamento del virus in grandi città come Napoli: siamo a centinaia di tamponi al giorno e con le prenotazioni tantissimi sono previsti in vista di domani sera, quando tanti cittadini vogliono vestire una responsabilità per il cenone di Capodanno. In tanti vogliono avere il risultato positivo di tampone per andare sicuro a cena dai parenti e rispettare gli anziani, soprattutto quest’anno in cui è proibito per i giovani passare la serata in strada”.

Santagada ricorda anche il ruolo nelle vaccinazioni: “Tante farmacie napoletane – spiega – hanno anche un ruolo nelle vaccinazioni, come comparto abbiamo superato le 170.000 vaccinazioni a Napoli, mentre so che in altre province italiane non sono mai partite in farmacia. C’è stata insomma una forte assunzione di responsabilità da parte delle farmacie, molte delle quali hanno anche dovuto assumere nuovi addetti per far avanzare tamponi e vaccinazioni. Anche noi dell’Ordine rispondiamo alle farmacie che ci chiedono risorse per assunzioni anche part time e noi diamo contatti da una lista di lavoratori disponibili. Ci sono stati anche momenti in cui abbiamo terminato quella lista”. Il presidente dell’Ordine dei farmacisti si esprime a favore del costo dei tamponi antigenici: “Il loro prezzo – spiega – arriva ora a un massimo di 15 euro, con una discesa dal passato visto che prima il max del prezzo era 22 euro. Le farmacie fanno solo questo tipo di tampone, non il molecolare e quindi applica questo prezzo, mentre dagli 8 ai 18 anni il tampone costa 8 euro e il resto viene pagato dalla Regione. E’ un prezzo giusto anche per il lavoro delle farmacie che si impegnano spesso anche nell’evitare il contatto al chiuso tra persone vaccinate e non vaccinate che vogliono il tampone, rispettando le linee guida per la sicurezza normalmente ci sono orari diversi e spazi diversi per queste due categorie”.