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Napoli – Passata la paura, è tempo di bilanci. Suo figlio Giuseppe Sgrò, dirigente locale di Rifondazione comunista, due giorni fa è stato brutalmente aggredito nella centralissima piazza Nicola Amore. Oggi Elena Coccia, consigliera comunale di maggioranza, rompe il muro del silenzio e lancia una bordata ad alzo zero contro la sanità targata Vincenzo De Luca: «Napoli ha fatto la propria parte mostrando tutta la solidarietà possibile nei nostri confronti, ma all’ospedale Loreto Mare mancava di tutto, persino il ghiaccio».

Scampato il peggio, l’avvocato Coccia snocciola dunque una lunga serie di considerazioni pubblicando una lettera sul proprio profilo facebook: «Prima di tutto devo ringraziare le centinaia, direi migliaia di persone che in questi giorni hanno espresso la loro solidarietà e il loro sgomento per l’aggressione a mio figlio. E penso che l’amore che avete dimostrato non sia solo per me, ma soprattutto per Lui, uomo gentile e forte, soprattutto nei principi e nei valori». E giù con l’elenco di chi si è dato da fare per Giuseppe Sgrò: «La polizia municipale è intervenuta prontamente sia soccorrendolo, sia chiamando il 118, sia ritornando in ospedale per assicurarsi della sua salute; il 118 è arrivato in una decina di minuti; i medici del Loreto Mare gli hanno praticato subito una Tac; la polizia è giunta poco dopo per raccogliere la sua denuncia onde sequestrare le telecamere; i cittadini hanno reagito subito, chi chiamando i vigili, chi offrendo fazzoletti per asciugare il sangue, chi per offrire una sedia». Ma i nodi al pettine non tardano ad arriva: «Vorrei porre l’attenzione – ragiona la Coccia – su alcuni elementi politicamente rilevanti. Come il fatto che al Loreto Mare mancassero l’antitetanica, l’antibiotico e persino il ghiaccio. Così sono ridotti gli ospedali del grande commissario De Luca».