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Napoli – Gli esponenti criminali delle cosche mafiose, da sempre, hanno cercato contatti con i calciatori (e non solo) del Napoli. Spesso, troppe volte, i campioni di calcio si ritrovano immortalati con soggetti alquanto discutibili. Dopo l’inchiesta della Dia, la procura sportiva ha deciso di fare chiarezza. Il procuratore Giuseppe Pecoraro ha fatto acquisire i video e le foto che provano l’eccessiva familiarità di alcuni calciatori con i fratelli Gabriele, Giuseppe e Francesco Esposito, definiti “re dei giocattoli”, ma titolari in segreto in una agenzia di calcio scommesse del circuito Eurobet, zona di piazza Mercato. Proprio il centro di raccolta delle giocate muove le indagini:  è intestata a un prestanome,  un dipendente.
Video e foto ritraggono anche Maradona, escluso dall’inchiesta sportiva perché non tesserato. Coinvolgono invece sul piano federale Paolo Cannavaro, oggi al Sassuolo, Gonzalo Higuain, ceduto alla Juventus, Reina, Callejon e Maggio, quest’ultimo compare in una foto. L’ipotesi investigativa è che dietro gli Esposito si intravedono ombre dei clan Contini-Bosti e Sarno-Palazzo.
Ovviamente a nessun imprenditore indagato si può vietare di frequentare i divi del calcio, ma l’articolo 12, comma 9 delle norme di giustizia sportiva fa divieto ai tesserati di avere rapporti con sostenitori e associazioni senza autorizzazione del delegato della società. Al momento non ci sono tesserati indagati, ma l’inchiesta è solo all’inizio.