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Una mattinata di paura in via Girolamo Santa Croce a Napoli, dove si è verificato un gravissimo incidente che solo per un miracolo non ha provocato vittime. A riferirlo il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Borrelli in base alla testimonianza inviata da una cittadina. La dinamica – spiega il parlamentare – è allarmante: un camion blu ha perso il controllo, precipitando ad alta velocità, e ha terminato la sua corsa schiantandosi contro una struttura e un muro, dopo aver travolto una decina di automobili parcheggiate lungo la strada. L’impatto è stato violentissimo, svegliando i residenti con un forte boato. La scena ha richiamato immediatamente numerosi residenti e passanti.
“Ennesimo caso di camion con freni rotti. Che – ha riferito la donna a Borrelli – ha tamponato una macchina, motorino e un passante che per fortuna sta bene. Io sono scesa dopo circa 5 minuti e per fortuna sto bene.” La dinamica è ancora al vaglio delle autorità, ma l’ipotesi del guasto tecnico si fa strada, “alimentando – dice Borrelli – forti preoccupazioni sulla mancanza di controlli adeguati sulla manutenzione dei mezzi pesanti in circolazione. Questo incidente è l’ultima, drammatica, conferma che la tragedia è dietro l’angolo se non si interviene con urgenza,” dichiara Borrelli. Il deputato punta il dito contro le cause degli incidenti e la politica del Governo: “Troppe imprudenze, troppe mancanze, troppa superficialità e talvolta arroganza. Il Ministro dei Trasporti, Salvini, che si vantava del nuovo codice della strada, ora ha smesso di pubblicare i dati sugli incidenti che sono aumentati. È necessaria una maggiore trasparenza e un’azione immediata.” Borrelli chiede con forza misure concrete e immediate per la sicurezza stradale urbana: “Più controlli rigorosi sui veicoli e sulle licenze di guida. Velocità limitata a 30 km/h nei centri urbani (introduzione delle ‘Zone 30’). Installazione di dispositivi di sicurezza come dossi e autovelox”. “Non possiamo più delegare la nostra sicurezza alla fortuna. Il Governo intervenga per fermare questa escalation di pericoli prima che sia troppo tardi,” conclude Borrelli.