- Pubblicità -
Tempo di lettura: < 1 minuto

San Giorgio a Cremano (Na) – “C’è un morto a terra” grida un uomo a pochi passi dal supermercato. Sono quasi le 11, al suo fianco il motorino del 56enne rimasto ucciso, che ora è in una pozza di sangue.

Solo poco dopo arriverà la notizia che si tratta di un pregiudicato vicino ai clan della malavita locale. Per due ore il cadavere resta a terra, la notizia si diffonde e in tanti arrivano sul posto per vedere con i loro occhi.
Troppi i curiosi che vogliono catturare dal vivo una scena da serie televisiva tanto che i militari dell’Arma si trovano costretti a chiudere via Luca Giordano.
Un agguato in pieno giorno tra lo stupore dei passanti, rimasti ammutoliti dopo l’esplosione dei colpi rivolti al pregiudicato Raffaele Gallo, già vicino ai Vollaro, lo storico clan reggente nel comune limitrofo di Portici.
Neanche il coronavirus ferma la mano della camorra nell’area orientale del capoluogo campano.
Dopo la stagione delle bombe, avvenuta quest’inverno, contro i commercianti della zona per intimidire la comunità cittadina, non è bastato il lockdown per allontanare gli spiriti dei criminali.