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Napoli – La droga innanzitutto e poi il resto. È cosi che si ragiona tra Scampia e Secondigliano. L’omicidio di Giuseppe Parisi e Giuseppe Ferraro sancì così la scissione dal clan Amato Pagato dei cosiddetti “girati” di via Vanella Grassi, i quali volevano espandersi in territori di Secondigliano dove a fare affari, prevalentemente con la droga, erano proprio gli Scissionisti.

L’ipotesi è il frutto di una indagine dei carabinieri e della Dda di Napoli che oggi hanno notificato nuove accuse ai due boss di via Vanella Grassi. Si tratta di Antonio Mennetta e Fabio Magnetti, ritenuti mandanti, organizzatori ed esecutori materiali di quel duplice assassinio, avvenuto nel 2011, nel negozio di un barbiere del rione Berlingieri di Secondigliano. Un omicidio mirato progettato per estromettere gli Amato-Pagano dai quartieri a nord di Napoli: a sparare fu Mennetta, che prima colpì alla testa Ferraro e poi uccise Parisi mentre scappava.

I due daranno poi vita, dopo qualche mese, alla terza faida di Scampia, che li vide prevalere sul gruppo degli Abete-Abbinante.