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Emerge anche un tentato agguato dai contorni raccapriccianti da una indagine che ha preceduto quella grazie alla quale, oggi, i carabinieri di Castello di Cisterna e la DDA hanno potuto assestare un duro colpo al clan Sautto-Ciccarelli, che controllava, come sostengono gli inquirenti, “la più grande piazza di spaccio dell’Europa occidentale”, quella del Parco Verde di Caivano. Il tutto accade al culmine di uno scontro tra due ras, due “capi piazza” – Massimo Gallo (arrestato lo scorso anno) e Antonio Ciccarelli – in guerra per accaparrarsi lo spaccio tra il 2012 e il 2013: i sicari di Gallo sarebbero stati per molto tempo (si parla addirittura di qualche settimana) nascosti in una scuola media (in un momento in cui non c’erano studenti nè docenti), armati di Kalashnikov, per tentare di uccidere Ciccarelli. Secondo quanto il racconto fornito dal collaboratore di giustizia Carlo Oliva, che faceva parte del commando, si ottenne la collaborazione del gruppo camorristico della Vanella Grassi di Secondigliano per questo raid, in particolare della famiglia Leonardi. In cambio questi ultimi chiesero “una mano” per uccidere alcuni rivali tra le fila del clan degli “scissionisti”. A mettere fine alla vicenda ci pensa proprio il boss Nicola Sautto, che aveva a cuore gli affari e che per non perdere importanti entrate, fece di paciere.