- Pubblicità -
Tempo di lettura: 5 minuti

Napoli – Spaccio no stop anche durante il lockdown per l’emergenza coronavirus. E’ quanto emerge dall’inchiesta che questa mattina ha visto gli agenti del Commissariato di Scampia con la Squadra Mobile  della Questura di Napoli ed i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli eseguire un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 51 persone indagate, a vario titolo, per i delitti di associazione di stampo mafioso, associazione finalizzata al traffico ed allo spaccio di stupefacenti, per numerosi episodi di spaccio, di estorsione aggravata e per porto e detenzione di armi.

I provvedimenti scaturiscono da complesse indagini coordinate da questa Direzione Distrettuale Antimafia sul clan camorristico denominato Vanella Grassi, storicamente attivo nell’area nord di Napoli, dapprima satellite dei Di Lauro, storica organizzazione camorristica, e poi confluito nel cartello scissionista degli Amato-Pagano, sino a diventare potente consorteria autonoma dopo la sanguinosa terza faida di Scampia, del 2012-13, che ne ha segnato la vittoriosa contrapposizione agli Abete-Abbinante. 

In base alle investigazioni, che coprono il periodo che va dal 2016 a tutt’oggi e che si sono sviluppate mediante un’intensa attività investigativa di tipo tecnico, con numerosi riscontri e priva di significativi apporti dichiarativi, la Vanella Grassi, da consorteria unitaria si è successivamente articolata in gruppi separati sia pure confederati tra loro, tutti sottoposti al potere direttivo di Salvatore Petriccione, 50 anni, fondatore del clan il quale, sia pure da detenuto, era in grado di far pervenire all’esterno gli ordini essenziali al funzionamento dell’organizzazione criminale attraverso i soggetti che si recavano a colloquio in carcere.

Il primo gruppo è quello dei Grimaldi, operativi sull’area di San Pietro a Patierno e molto attivi – stando a quanto ricostruito dagli investigatori – nello spaccio di droga; il secondo gruppo è quello degli Angrisano, insediati nella zona di Scampia. Ad esso si riconnettono alcuni soggetti ancora attivi nell’area di Secondigliano intorno alla Vanella Grassi, ossia l’intreccio di viuzze in cui il clan è nato.

Si è potuto accertare che, nel corso del tempo, i rapporti tra questi gruppi eterogenei hanno vissuto momenti di fibrillazione. L’11 dicembre 2016 Francesco Angrisano, elemento di spicco del clan, venne ucciso a colpi d’arma da fuoco in viale della Resistenza a Scampia da un commando entrato in azione a bordo di uno scooter. Ad oggi non sono stati ancora individuati killer e mandanti.

Tuttavia a riportare serenità tra i gruppi è stato il business della droga. Il principale – se non unico – interesse che li tiene uniti è infatti costituito dall’acquisto di ingenti quantitativi di stupefacente e la loro distribuzione attraverso il duplice sistema della vendita all’ingrosso (i cosiddetti passaggi di mano) e la cessione al dettaglio della droga attraverso il sistema delle piazze di spaccio. la capacità di intimidazione delle bande in questione è direttamente riconducibile al fatto che essi si presentano sia ai clan che operano nell’area nord del capoluogo, sia ai commercianti che taglieggiano come ‘i compagni della Vanella’.

In questo modo, Salvatore Petriccione è il possessore di un vero e proprio ‘brand criminale’ che consente ai gruppi di mantenere una fondamentale unità di intenti ed esercitare la pressione sul territorio in quanto la sua figura evoca il carattere violento e brutale che ha connotato la Vanella Grassi sin dalla sua nascita come gruppo di fuoco prima dei Di Lauro e poi degli Amato Pagano, formazione criminale quest’ultima a cui debbono da sempre l’accesso ad un canale privilegiato per l’acquisto della cocaina.

Sono stati ricostruiti nel dettaglio i canali di distribuzione dello stupefacente sino alle piazze ed i luoghi di stoccaggio, sono stati individuati i soggetti incaricati del taglio e del confezionamento delle dosi. Si è inoltre accertato che le piazze di spaccio nei territori controllati dalla Vanella sono state ricostituite operando nelle consuete forme di distribuzione al minuto, proseguendo senza interruzione anche nel periodo di lockdown.

Sono stati raccolti elementi in ordine a numerosi episodi di natura estorsiva, esercitata in danno di commercianti di San Pietro a Patierno e di altre zone su cui il clan esercita la propria influenza (Scampia e Secondigliano). E’ risultato, inoltre, che i titolari delle bancarelle del mercatino ambulante che si tiene settimanalmente nei pressi della villa comunale di Scampia, oltre 120, dovevano regolarmente versare all’organizzazione una somma a titolo di tangente. Il controllo sul territorio e su ogni forma di produzione di ricchezza è stato così pervasivo che l’organizzazione criminale da un lato, avanzava richieste estorsive anche ai pusher della droga venduta ‘fuori sistema’ e, dall’altro, progettava rapine all’Ufficio Postale di San Pietro a Patierno ed al deposito dell’area commerciale di Calata Capodichino.

L’elenco delle persone destinatarie del provvedimento cautelare:

1.     ALIOTTA Lucia 03.11.1982;
2.     AMODIO Anna Maria  26.11.1964;
3.     ANGRISANO Alessio 19.08.1997;
4.     ANGRISANO Angelo 22.05.1988;
5.     ANSIOSO Alfonso 24.10.1978;
6.     AURIOLA Pasquale 25.10.1996;
7.     BORRIELLO Giovanni 15.04.1982;
8.     BURZIO Luigi 07.05.1972;
9.     CAPOLUONGO Antonio 12.01.1980;
10.  CAPUOZZO Vittorio 22.08.1991;
11.  CARELLA Vincenzo 22.12.1995;
12.  CARRIOLA Patrizia 28.01.1964;
13.  CASABURI Carmine 19.07.1997;
14.  CASTRO Pietro 02.02.2000;
15.  COSTAGLIOLA  Mario 13.10.1997;
16.  CRISCUOLO Salvatore 11.11.1981;
17.  CRISTILLI Antonio 12.10.1994;
18.  D’ALESSIO Benito 12.08.1991;
19.  DE MASO Nicola 22.09.1971;
20.  DEL PIANO Pietro 30.12.1988;
21.  DI NATALE Luigi 24.06.1977;
22.  ESPOSITO Giuseppe 01.11.1996;
23.  FORTE Francesco 24.06.1990;
24.  GIGLIO Vincenzo 23.02.1977;
25.  GRIMALDI Nico 03.10.1995;
26.  GRIMALDI Vincenzo 10.01.1988;
27.  GUARINO Antonio 20.10.1982;
28.  IMPROTA Eduardo 07.08.1958;
29.  IPPOLITO Umberto 28.04.1986;
30.  LAMONICA Salvatore 03.08.1978;
31.  MOSTARDINI Isidoro 04.09.1990;
32.  PAONE Raffaele 12.09.1984;
33.  PECORELLI Nunzio 03.01.1993;
34.  PETRICCIONE Salvatore 01.05.1970;
35.  POCCI Gaetano 08.08.1992;
36.  RAPILLO Giuseppe 04.08.1993;
37.  ROMANO Gennaro 13.02.1992;
38.  ROMEO Luigi 20.01.1978;
39.  RICCI Carmine 07.05.1997;
40.  RUSSO Alberto 22.10.1965;
41.  SAGGESE Antonio 01.01.2000;
42.  SCARPELLINI Giuseppe 19.01.1974;
43.  SPERA Vincenzo 10.07.1978
44.  STRAZZULLI Giovanni 26.10.1995;
45.  TORINO Gennaro 01.10.1991;

Attualmente irreperibili:

46. BOTTIGLIERI Ciro, 06.04.1979
47. GUIDI Ciro, 01.05.78
48. PAPPAGALLO Luigi, 28.05.97
49. D’AMBROSIO Alessio Francesco, 24.07.98
50. MINCIONE Emanuele, 26.10.95
51. PARZIALE PASQUALE, 16.04.1991