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Napoli – Dei resti umani sono stati rinvenuti nella mattinata di oggi,12 agosto, a Mugnano, in provincia di Napoli. Si tratterebbe di quello che rimane di Ciro Russo, del figlio Francesco e di Francesco Moscatelli, uccisi e seppelliti il 15 marzo del 2009 in un agguato di camorra e i cui corpi non erano stati mai ritrovati. La scoperta è stata effettuata in seguito alla confessione in aula dei killer. Sono stati ritrovati in un terreno a Mugnano poco distante dal luogo dove i pentiti di Camorra hanno raccontato di aver compiuto la mattanza.

LA STORIA

I tre furono attirati in trappola e assassinati per un ‘piacere’ che il clan Amato-Pagano aveva voluto fare alla cosca dei Lo Russo. I cadaveri sono stati ritrovati dopo indagini difensive dell’avvocato Luigi Senese, che assiste Francesco Biancolella, uno dei presunti sicari di quel caso di ‘lupara bianca’, che si professa innocente ma che e’ stato condannato all’ergastolo in primo grado. Biancolella era accusato da Carmine Cerrato, che raccontò nel 2014 di aver sotterrato i cadaveri con il suo aiuto in un appezzamento di terreno a Mugnano. I corpi non furono trovati e si suppose che erano stati spostati perchè lui aveva deciso di pentirsi; invece i cadaveri erano in un terreno distante oltre trecento metri dal luogo indicato dal pentito e sono stati disseppeliti dopo indagini dei carabinieri. A chiudere questo cold case saranno le perizie sui resti ossei che saranno disposte come di rito dalla procura.