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Napoli – “Lunedì 26 aprile, a sei mesi esatti dalla seconda e più lunga chiusura del 26 ottobre 2020, a Roma Nanni Moretti accoglie i suoi spettatori al Nuovo Sacher alle 15, a Milano il Beltrade esce simbolicamente dal coprifuoco con un tutto esaurito alle 6 del mattino, la Cineteca di Bologna riapre oggi la sala Lumie’re, e finanche a Spoleto il Cinema Pegasus proietta in versione originale due film premiati agli Oscar. Mentre a Napoli nulla si muove. Facciamo tutti il tifo per il cinema Vittoria che apre i battenti il 1 maggio con due film in programmazione”. Così, Davide Mastropaolo di Clarcc, coordinamento cinema della Campania. Claarc e i produttori di Cna del settore Cinema e Audiovisivi, in una nota spiegano che a Napoli “i maggiori esercenti dichiarano che non possono aprire, che non ci sono film, che i costi sono alti e che, in fondo, si sa che i napoletani tra poco andranno al mare. Ci sono le ragioni delle imprese certo, ma c’è il rischio di una lettura pessimista e riduttiva di tutto quanto è accaduto. I produttori indipendenti della Campania ritengono che ci sia uno sforzo anche simbolico da mettere in campo, per dare una rappresentazione positiva e incoraggiante delle porte della cultura che si riaprono, nonostante tutto. Le sale cinematografiche nel momento più difficile della pandemia sono state supportate dallo Stato e in Campania dalla Regione sono da sempre sostenute, proprio in ragione della loro funzione culturale e sociale”.