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Napoli – Il viaggio di Laura Angiulli nella fervida competenza narrativa di Philip Roth e quello di un’emozionante mostra che ci guida nell’universo musicale di Pino Daniele. Questi i due appuntamenti di sabato 18 settembre al Campania Teatro Festival diretto da Ruggero Cappuccio e finanziato dalla Regione Campania.

Due figure femminili sono al centro di “Lucy e le altre“, lo spettacolo con drammaturgia e regia di Laura Angiulli che si potrà vedere alla Galleria Toledo di Napoli il 18 settembre alle 21, con replica il giorno successivo alla stessa ora. Lucy è la protagonista di “Quando lei era buona“, un romanzo del 1967 dello scrittore statunitense, mentre l’altra è il personaggio di “Inganno“, che Roth scrisse 23 anni dopo. Tra i due titoli trova poi spazio quella “Pastorale americana“, che, sullo sfondo delle contraddizioni della guerra in Vietnam e dei disordini razziali, svela la rabbia di una nazione attraverso il difficile rapporto tra un ebreo benestante e una figlia rivoluzionaria. La messa in scena, tra cadute e ricadute drammatiche di abbagliante folgorazione, tentativi di redenzione e intimità adulterine, ci racconta una realtà svincolata da indicazioni geografiche, dove si può avvertire perfino la presenza di una schizofrenia tutta da indagare tra scrittura ed evento reale, tra arte e vita. Con Paolo Aguzzi, Federica Aiello, Giovanni Battaglia, Luciano Dell’Aglio, Alessandra d’Elia, Carlo Di Maio, Stefano Jotti, Antonio Marfella, Ginestra Paladino, Caterina Pontrandolfo, Caterina Spadaro e Fabiana Spinosa.

Sempre sabato, negli spazi della Fondazione Made in Cloister, in piazza Enrico De Nicola a Napoli, si inaugura la suggestiva “Pino Daniele Alive. La mostra“, a cura di Guido Harari e Alessandro Daniele, che si potrà visitare dal 18 settembre al 31 dicembre. La mostra, che sarà aperta dal martedì al sabato dalle 11 alle 19, presenterà per la prima volta in stampe di grande formato le fotografie più iconiche di Pino Daniele realizzate dai fotografi che lo hanno seguito più da vicino nel corso della sua carriera e immagini inedite, digitalizzate per l’occasione. Alcuni brani storici del grande artista napoletano saranno proposti poi in una dimensione intima dell’ascolto, con stralci audio della sola voce e/o della sola chitarra isolati dal resto degli strumenti. E sarà davvero emozionante ascoltare i respiri e l’anima di Pino durante le varie esecuzioni. Naturalmente, la mostra accoglierà anche oggetti e strumenti appartenuti a Daniele. In particolare, le sue chitarre, il mandolino utilizzato per le registrazioni di “Napule è“, i fogli scritti di suo pugno con le scalette dei concerti.