“Desidero esprimere il mio più sincero ringraziamento al Governo Meloni e al ministro Giuli per l’attenzione e il sostegno già assicurato alla Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli, patrimonio culturale di straordinario valore per la nostra città e per l’intero Paese, tramite l’incremento dei contributi dati sia sulla triennalità del Fnsv che nei progetti speciali. Siamo consapevoli delle difficoltà che stanno affrontando tante istituzioni musicali, ma la Nuova Scarlatti rappresenta un’eccellenza che merita tutela, continuità e un riconoscimento formale all’altezza della sua storia e della sua attività”. Così, in una nota, il deputato di Fratelli d’Italia, Gimmi Cangiano.
“È per questo che, insieme al ministero della Cultura, siamo al lavoro per individuare una soluzione definitiva che ne salvaguardi il futuro, anche attraverso il giusto inquadramento come Ico – Istituzione Concertistico-Orchestrale – così da garantirne stabilità, programmazione e pieno riconoscimento nel panorama nazionale – aggiunge – La cultura non è un costo, ma un investimento per la comunità. Continueremo a difendere e promuovere realtà come la Nuova Orchestra Scarlatti, che da anni porta nel mondo il nome di Napoli e dell’Italia con professionalità e passione”.
“È per questo che, insieme al ministero della Cultura, siamo al lavoro per individuare una soluzione definitiva che ne salvaguardi il futuro, anche attraverso il giusto inquadramento come Ico – Istituzione Concertistico-Orchestrale – così da garantirne stabilità, programmazione e pieno riconoscimento nel panorama nazionale – aggiunge – La cultura non è un costo, ma un investimento per la comunità. Continueremo a difendere e promuovere realtà come la Nuova Orchestra Scarlatti, che da anni porta nel mondo il nome di Napoli e dell’Italia con professionalità e passione”.
Napoli non può permettersi di perdere una delle sue eccellenze culturali più amate e longeve.
L’Assessorato al Turismo ha rilanciato dalle proprie pagine social l’invito a partecipare al concerto straordinario nella Basilica di San Giovanni Maggiore non solo per condividere con il pubblico la bellezza della musica, ma anche per sostenere il grido d’allarme dell’Orchestra che aveva annunciato che, senza un sostegno economico strutturale, rischiava la chiusura della sua attività nel 2026, dopo 32 anni di intensa produzione artistica e formativa.
Non solo era stata espressa vicinanza, ma in quell’occasione, aveva invitato altri a seguire il proprio esempio avendo già confermato la presenza dei talenti napoletani nel proprio calendario autunnale.
“Un atto doveroso a questa realtà musicale, che ha portato il nome di Napoli in Italia e nel mondo, valorizzando il patrimonio culturale della nostra città e offrendo occasioni di crescita per tantissimi giovani musicisti”, commentano dal Comune.