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Napoli- Stop di quattro ore oggi per la Circumvesuviana interessata da uno sciopero indetto dal sindacato Orsa. L’Eav, l’holding dei trasporti della Regione Campania, fa sapere che «su un totale di 2.365 lavoratori presenti hanno aderito allo sciopero 61 addetti, pari a una percentuale del 2,57%». Una percentuale bassa ma sufficiente, aggiunge Eav, a far sì che dalle 9.05 alle 13.05 le linee Vesuviane fossero “quasi completamente fermate”, mentre “sulle linee flegree (Montesanto-Torregaveta e Montesanto-Licola), suburbane (Napoli-Benevento e Napoli-Piedimonte Matese) e metropolitane (Piscinola-Aversa) il servizio è stato pressoché regolare”.
 
Per i servizi su gomma, invece, “non vi sono state ripercussioni per le corse previste nella zona flegrea in partenza dal deposito di Agnano, per quelle previste nel Nolano in partenza dal deposito di Comiziano, per quelle previste nei comuni vesuviani costieri in partenza dal deposito di Torre Annunziata. Le corse di pertinenza del deposito di Galileo Ferraris, Ischia e Sorrento – conclude Eav – hanno subito alcune soppressioni”
 
«Troviamo assurdo e inaccettabile che l’astensione di soli 61 lavoratori su quasi 2.400 riesca a mandare in tilt il servizio come è avvenuto questa mattina per la Circumvesuviana». Lo hanno affermato il consigliere dei Verdi della Regione Campania Francesco Emilio Borrelli e il conduttore de “La Radiazza” su Radio Marte Gianni Simioli. «Guarda caso – hanno proseguito – questi scioperi si tengono sempre in prossimità dei picchi di afflusso turistico. A questo punto non escludiamo l’ipotesi che tali astensioni siano strumentali a creare disagi all’azienda e all’utenza. Questo atteggiamento non tiene conto del momento storico vissuto dall’azienda che, a poco a poco, sta uscendo dalla crisi profonda che aveva caratterizzato gli anni precedenti. Il dato positivo è che la carenza di personale sarà risolta a breve attraverso l’assunzione delle 350 unità selezionate grazie al concorso Eav. Alle maestranze in servizio chiediamo invece maggiore responsabilità. Non e’ possibile lasciare a piedi utenza e turisti per beghe aziendali».