Le confessioni di un influencer al tempo dei social. Con “Capolavoro” il Teatro Serra di Napoli, ospita un’abrasiva riflessione sulla contemporaneità. Scritto e diretto da Gennaro Esposito, con Enrico Disegni. Voce Pasquale Aprile, disegno luci Tommaso Vitiello, foto di scena Antonio de Stefano. In scena venerdì 19, alle 21:00, sabato 20, alle 19:00 e domenica 21 gennaio, alle 18:00 nello spazio teatrale di Fuorigrotta, in Via Diocleziano 316. Info: [email protected], 347.8051793.
«In futuro ognuno sarà famoso per quindici minuti» diceva Andy Warhol nel 1968. Una profezia che sembra essersi avverata nell’era dei social media e della realtà Aumentata e Virtuale. A un passo dalla rottamazione esistenziale e materiale, ad opera dall’Intelligenza Artificiale. Questioni sulle quali riflettere prendendo a pretesto il fenomeno, ancora in larga misura umano, ma fortemente mediato dalla tecnologia e dagli studi sulla comunicazione, degli influencers.

«Con questo spettacolo, ho provato a riflettere sull’idea di guadagno facile, vera e onnipresente mania, sulla trasformazione dei suoi trovatori e sul loro modus operandi nell’era dei social – spiega Gennaro Esposito, autore e regista – Ogni giorno, tutti quanti, assistiamo alle vite perfette, lussuose, avventurose degli altri mentre portiamo avanti le nostre piccole esistenze e i nostri lavori precari. Quale meccanismo scatta nella maggior parte delle persone? Qual è la reazione di pancia del popolo quando vede qualcun altro vivere “il migliore dei mondi possibili” al suo posto?».
Raccontando la trasformazione di uno che ce l’ha fatta, di chi è passato da spettatore a spettacolo, si cerca di mostrare tutte le fasi dietro l’ascesa di un content creator, ma con l’obiettivo puntato sulla vita dietro la camera, su ciò che non si vede e non si sa. Sul prezzo della fama ad ogni costo, fosse anche solo per quindici minuti.