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Napoli – C’è anche una conversazione tra carabinieri intercettata dagli investigatori dell’Arma il 28 febbraio 2018 e inserita nell’ordinanza con la quale il gip di Napoli Valentina Gallo ha disposto cinque misure cautelari di arresti domiciliari e tre misure di interdizione nei confronti di otto carabinieri accusati dalla Dda di avere favorito personaggi ritenuti legati alla camorra.

La conversazione è stata registrata grazie a una «cimice» sistemata nell’auto di servizio di due dei militari indagati. Uno dei militari dice: «Lamino (un collaboratore di giustizia, ndr) ha fatto proprio da infame, la faccia verde…». E il collega incalza: «Ma quello si vedeva che era infame, non lo vedevi. Ogni cosa: ‘vado a Castello di Cisterna, ma dove vai…’». L’altro carabiniere a quel punto osserva che era meglio se fosse morto in un agguato scattato nel 2016: «L’ultima volta che ci avemmo a che fare è quando gli spararono nella scarpa là, ebbe pure il culo che.. ebbe pure il culo che lo presero sotto il tacco.. almeno gliela davano una botta in fronte».