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Napoli – Un Caravaggio rockstar che snobbava i salotti nobili e incontrava prostitute e malfattori, seguendo l’ossessione del vero. Lo racconta così Michele Placido nel film L’ombra di Caravaggio, in sala da giovedì 3 novembre con 01 Distribution ha già totalizzato oltre 685mila euro. Un cast stellare con Riccardo Scamarcio nel ruolo di Caravaggio, Louis Garrel interprete della misteriosa Ombra, Isabelle Huppert nelle vesti della marchesa Costanza Colonna e Micaela Ramazzotti che incarna la prorompente Lena. Al loro fianco una schiera di eccellenti attori – da Vinicio Marchioni a Lolita Chammah, da Alessandro Haber a Moni Ovadia, da Lorenzo Lavia a Brenno Placido, fra gli altri – con Michele Placido nel ruolo del Cardinale Del Monte. 

Un lavoro sull’intricata e avventurosa esistenza del grande pittore del ‘500, che riporta all’attenzione del grande pubblico la figura attuale di Caravaggio, artista e uomo che, rivoluzionando la pittura, ha cambiato il modo di concepire la rappresentazione del sacro. Il desiderio che ha portato alla nascita del film ha una maturazione antica, Placido ne concepisce il seme più di 50 anni fa all’ombra della statua di Giordano Bruno a Roma. “Il percorso – spiega il regista – mi ricorda quello di Pasolini, che partiva dalle borgate malfamate dando luce a una forma di messa in scena”.

Michelangelo Merisi visse a Napoli per ben due volte, un anno nei Quartieri Spagnoli e poi alla fine dell’estate del 1609. Il film di Placido ripercorre le vicende dell’artista nei luoghi partenopei e ricostruisce la Napoli del 600. In città infatti è stata girata buona parte del lungometraggio: “Napoli è stata provvidenziale per il film facendoci sentire a casa in pieno Covid, in un momento delicato. Siamo stati un mese e abbiamo lavorato benissimo. Ho dei bei ricordi anche della mia infanzia, andavo spesso a Napoli. È cultura, gastronomia”.