La situazione presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale ha ormai raggiunto livelli di criticità non più sostenibili. Lo denuncia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, che per questo chiede ai vertici dell’Amministrazione di avviare “un’importante opera di sfollamento della popolazione detenuta e, contestualmente, che venga potenziato l’organico della Polizia Penitenziaria, con particolare attenzione al ruolo degli Agenti/Assistenti”. Spiega Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “I numeri parlano chiaro: a fronte di una capienza regolamentare di 1.624 posti, i detenuti presenti sono attualmente circa 2.150, con un sovraffollamento che mette quotidianamente a dura prova la gestione dell’Istituto. Parallelamente, il personale di Polizia Penitenziaria risulta drammaticamente sottodimensionato, poiché a fronte di una pianta organica che prevedrebbe 828 unità, ne risultano amministrate solo 680, con una carenza di almeno 148 poliziotti. Se a queste si sottraggono ulteriormente le assenze per distacchi, malattie di lunga durata e le assenze fisiologiche per motivi sanitari, è evidente che il numero effettivo di Baschi Azzurri sono ben inferiori a quello teorico, aggravando ulteriormente la gestione quotidiana della struttura”. Capece evidenzia che, in un simile contesto, “diventa estremamente complesso garantire non solo l’ordinaria sicurezza, ma anche la tutela dei soggetti più fragili e bisognosi. Gli eventi critici, com’è facile intuire, si susseguono ormai con cadenza quotidiana, ed è purtroppo concreto il rischio che possano verificarsi episodi dagli esiti irreparabili. Nonostante questo quadro allarmante, dobbiamo evidenziare il senso del dovere e l’abnegazione con cui il personale continua a svolgere le proprie funzioni”. “È solo grazie al sacrificio dei pochi poliziotti rimasti, e alla loro encomiabile professionalità, che l’Istituto riesce ancora a garantire un minimo di ordine e sicurezza”, rimarca il sindacalista. “Emblematico, in tal senso, quanto accaduto appena due giorni fa, quando il personale ha rinvenuto e sequestrato tre smartphone, completi di schede-sim e accessori, illecitamente detenuti all’interno della struttura. Episodi come questo dimostrano l’impegno costante dei nostri poliziotti, ma allo stesso tempo sottolineano l’inadeguatezza dell’attuale organico nel fronteggiare con efficacia i rischi crescenti. È del tutto inaccettabile che, mentre i detenuti superano di oltre 500 unità la capacità regolamentare, il personale in servizio sia di fatto carente di almeno 150 unità”. Una situazione che, oltre a incidere profondamente sulla sicurezza, compromette in modo grave la qualità del lavoro degli operatori, ormai stremati e sotto costante pressione, conclude Capece, che in una nota diretta ai vertici del Ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria “rinnova con urgenza la richiesta che presso l’Istituto venga avviata un’importante opera di sfollamento della popolazione detenuta e, contestualmente, che venga potenziato l’organico della Polizia Penitenziaria, con particolare attenzione al ruolo degli agenti/assistenti. Tale intervento è necessario non solo per ripristinare condizioni minime di sicurezza e funzionalità, ma anche per restituire dignità all’ambiente carcerario, a beneficio tanto del personale quanto dei detenuti che intendono realmente intraprendere un percorso di reinserimento nella società”.
Carenza di agenti e sovraffollamento a Poggioreale, allarme del Sappe

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