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di Carlo Tarallo

Mara Carfagna è ormai pronta a varare il suo nuovo partito. La giornata di oggi a Roma è stata a dir poco incandescente: la vicepresidente della Camera, che ancora frena, tentando di capire se ci sono i margini per recuperare un rapporto tra i parlamentari scontenti della gestione di Forza Italia e i vertici, a partire da Silvio Berlusconi, è sottoposta a un pressing asfissiante. “O facciamo il nostro movimento o andiamo con Renzi”, è il ritornello che la Carfagna si è sentita ripetere da deputati e senatori che hanno varcato la porta del suo ufficio a Montecitorio. La prossima settimana, al massimo entro metà dicembre, ci sarà il redde rationem, con la formazione dei gruppi autonomi: 16 senatori e 25 deputati sarebbero pronti a lasciare Forza Italia per costituire il nuovo movimento politico, guidato dalla Carfagna, che resterà nel centrodestra ma rappresenterà i valori dei moderati, dei liberali, degli europeisti, che non si sentono rappresentati dal sovranismo targato Salvini e Meloni.