Nuova protesta di gruppi di tassisti napoletani contro il Comune: in vari posteggi e sui lunotti delle auto sono comparsi cartelli funebri con la scritta “È venuto a mancare il trasporto pubblico non di linea”. “Si tratta di un necrologio simbolico – viene spiegato dai tassisti – che ‘dispensa dalla presenza’ il sindaco Gaetano Manfredi, l’assessore alla mobilità Edoardo Cosenza e il presidente della commissione trasporti Nino Simeone, ai quali si contesta di aver tolto la Ztl a Piazza Dante”. La categoria denuncia di essere stata abbandonata dall’amministrazione: “Il Comune ci ha condannati a morte civile – attaccano i tassisti – ma non resteremo a guardare”. Per i tassisti una gestione del traffico senza adeguata programmazione e prevenzione rischia di trascinare operatori taxi e cittadini nel profondo caos della mobilità urbana: “A pagarne le conseguenze economiche sono innanzitutto i cittadini, – sostengono – costretti a sostenere costi più alti per i taxi, e successivamente i tassisti stessi, che affrontano un lavoro sempre più usurante”. “Noi diciamo sì alla riqualificazione della città, ma chiediamo che sia accompagnata da un piano traffico moderno e funzionale, in linea con gli standard europei”, concludono.
Cartelli funebri sui taxi a Napoli, “abbandonati dal Comune”

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