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Napoli – Attendono un vaccino dal 10 gennaio i tredici ospiti di una casa di riposo di Napoli, e con loro i sette operatori sanitari che ci lavorano. A denunciare il ritardo nella somministrazione del vaccino è il titolare di una casa di riposo privata con sede al Corso Umberto, Roberto Maiorano. “Si è verificato un focolaio da noi – spiega – si sono ammalati tutti gli ospiti e i sette operatori. Gli anziani stanno bene mentre per gli operatori ci sono stati sintomi importanti e alcuni di loro tuttora sono in isolamento. Complessivamente, considerando anche i familiari, parliamo di una cinquantina di contagiati. Non abbiamo avuto alcun supporto di tipo economico o assistenziale. Abbiamo provveduto a spese nostre a fare il tampone agli ospiti e agli operatori. In alcuni casi anche ai familiari. Abbiamo invitato delle pec all’Asl e aderito alla piattaforma gia’ il 10 gennaio. Cosa di cui abbiamo riscontro, ma nonostante i nostri ripetuti solleciti non abbiamo mai avuto alcun tipo di risposta”. “Il decreto prevede che gli anziani delle case di riposo andavano vaccinati subito – sottolinea l’avvocato Erich Grimaldi del comitato Cura domiciliare Covid 19 – ma la Asl ha abbandonato questa struttura come tante altre. La carenza della medicina territoriale ormai e’ palese”.