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“A Napoli non servono ‘sceriffi’ né politici in cerca di visibilità. Servono amministratori capaci di scrivere regole chiare, moderne e uguali per tutti. Invece oggi a Napoli chi fa impresa non sa come muoversi: le norme sono vecchie, incerte e applicate in modo disomogeneo“. Lo dichiara l’avvocato Riccardo Guarino, coordinatore provinciale per Napoli di Noi Moderati, commentando il sequestro di dehors al Vomero.

Gli imprenditori vanno accompagnati, non aggrediti – sottolinea. Se c’è un’irregolarità, bisogna ammonire e concedere un tempo congruo, 20 o 30 giorni, per mettersi in regola. Solo dopo, se non lo fanno, scattano le sanzioni. Questo è il metodo corretto, che tutela imprese e lavoratori senza creare disagi inutili. In fondo si tratta di esercenti che pagano tasse, diritti e contribuiscono in maniera importante all’economia cittadina: non possono essere trattati come bersagli, vanno messi nelle condizioni di lavorare e crescere”. Poi l’affondo sulla politica locale: “La presidente della Municipalità 5, Clementina Cozzolino, da mesi ignora il problema nonostante le richieste di un comitato di esercenti. Nel frattempo, altri preferiscono girare video col telefonino, rovinando chi lavora e alimentando solo la propria visibilità. Ma non è così che si governa: Napoli ha bisogno di regole, non di passerelle mediatiche”.

Sulle limitazioni alla movida ancora oggetto di discussione in Commissione, Guarino ribadisce: “Non si può pensare di chiudere i locali a mezzanotte o di vietare la vendita alle 22. Chi ha investito non può essere fermato brutalmente. Serve equilibrio tra le esigenze dei residenti e quelle di chi fa impresa, e questo si trova solo con il dialogo”.