Un inatteso forte temporale, con pioggia mista a grossi chicchi di grandine – che pare abbiano danneggiato alcune auto -, si è abbattuto sulla città di Napoli rompendo almeno per un po’ l’ondata di caldo estremo provocata dall’anticiclone Caronte. Molti siti meteo non hanno previsto l’evento, e in questi giorni è in vigore in Campania l’allerta meteo per le ondate di calore: l’avviso di criticità, scattato domenica, è stato oggi prorogato dalla Protezione civile regionale fino a giovedì.
“Quanto accaduto oggi nelle nostre strade è l’ennesima, intollerabile conferma dello stato di incuria e pericolo in cui versa il verde pubblico della nostra Municipalità”. Così in una nota Emanuele Papa, Presidente della Commissione Trasparenza V Municipalità.
“Un albero è crollato – scrive – in pieno centro abitato, senza alcun preavviso. Solo per puro caso non stiamo parlando di una tragedia, ma di un episodio che, ancora una volta, mette a rischio la vita dei cittadini.
Già due anni fa ho formalmente richiesto un report dettagliato sullo stato delle alberature, il programma di ripiantumazione delle piante morte e un check-up completo sulla salute del patrimonio arboreo. Era un atto dovuto e urgente per prevenire esattamente ciò che oggi si è verificato.
A distanza di due anni, quelle richieste sono rimaste lettera morta, e noi tutti continuiamo a camminare per strada come in una partita di roulette russa, temendo che un ramo o un intero albero possano crollare sulle nostre teste.
Il verde pubblico non è un arredo decorativo: è un bene comune da tutelare, manutenere e monitorare costantemente. La mancata cura e la totale assenza di programmazione sono responsabilità gravi che ricadono direttamente su chi, avendo il dovere di intervenire, ha preferito ignorare i segnali.
Chiedo che sia immediatamente avviato:
1. Un censimento aggiornato di tutte le alberature della V Municipalità.
2. Un programma vincolante e calendarizzato di manutenzione e sostituzione.
3. La pubblicazione trasparente dei dati per il controllo da parte dei cittadini.
Non possiamo più accettare che la sicurezza delle nostre strade sia affidata alla fortuna. La prossima volta potremmo non essere così fortunati”.