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Napoli – Si è svolta questa mattina nell’aula del Consiglio comunale di via Verdi l’undicesima edizione della Giornata cittadina per la sicurezza sui luoghi di lavoro, organizzata dall’Osservatorio Napoli Città Sicura, con la partecipazione del presidente del Consiglio comunale Alessandro Fucito, del Sindaco Luigi de Magistris, dell’assessora al Lavoro Monica Buonanno e di alcuni dei partner dell’Osservatorio.

Il presidente dell’Osservatorio e della commissione consiliare Lavoro Vincenzo Solombrino ha aperto i lavori ringraziando i partner istituzionali e il primo presidente dell’Osservatorio, l’ex consigliere comunale Salvatore Galiero. Solombrino ha riepilogato le iniziative svolte dall’Osservatorio nel corso del 2018 e annunciato quelle di quest’anno, a partire dalla “Giornata della sicurezza…in piazza” –  in programma il 15 marzo in quattro piazze di Napoli, Vanvitelli, Dante, dei Martiri e S. Vitale con corner informativi, curati da alcuni dei partners dell’Osservatorio,  che offriranno consulenza gratuita a cittadini e turisti sui diversi aspetti della sicurezza nei luoghi di lavoro – e l’inaugurazione della pagina face book dell’Osservatorio, che illustrerà tutte le attività svolte.

Il presidente del Consiglio comunale Fucito ha ricordato che l’insicurezza sul lavoro non è una fatalità, ma nasce dal combinato disposto di norme insufficienti, scarsità di controlli e iniziative imprenditoriali che mettono al primo posto il profitto. In questo modo, il prezzo dell’insicurezza ricade sulle vittime, accomunate da un’età sempre più matura, e dalle imprese virtuose che investono sulla sicurezza e, per questo, rischiano di essere meno competitive ed espulse dal mercato.

Il Sindaco de Magistris ha sottolineato l’importanza della giornata, che si svolge nel luogo dove siedono i rappresentanti del popolo che lavorano alla sensibilizzazione sui temi della sicurezza e della prevenzione. Le statistiche, però, dicono che le vittime aumentano e, a dispetto del lessico improprio che, in una sorta di cancellazione del dolore, parla di “morti bianche”, si tratta di persone uccise dalla mancanza di sicurezza. Tutti i cambiamenti che avvengono, a partire da quelli climatici fino ad arrivare alle norme di recente introduzione che favoriscono l’uscita anticipata dal mondo del lavoro senza prevedere un adeguato turn over, hanno a che fare con la sicurezza, perché incidono sull’organizzazione del lavoro e sul benessere dei lavoratori. Non va trascurato, poi, il dettato costituzionale, che tutela allo stesso modo diversi diritti, che invece nella realtà vengono spesso messi in competizione, come il diritto al lavoro e quello alla salute, come accaduto nel decreto Ilva. L’unica strada per uscire da questa situazione è, ha concluso il Sindaco, quella di camminare tutti insieme nella direzione del bene comune, che significa sicurezza, diritto al lavoro e soprattutto dignità del lavoro. Per questo, il Comune sta lavorando ad un significativo atto deliberativo che andrà contro il modello di società oligarchica attuale dove lo sviluppo diventa solo un vantaggio di pochi.

Per l’assessore al Lavoro Buonanno la sicurezza deve essere un diritto garantito alla pari degli altri, e bisogna capire che quando si lavora in sicurezza si lavora meglio. Nel mese dedicato alla donna, l’assessora ha poi proposto di avviare una riflessione all’interno dell’Osservatorio sulla partecipazione femminile agli accordi sindacali, per verificare concretamente gli ostacoli che ancora impediscono alle donne di prendere parte ai percorsi di carriera. Il Comune, in materia di sicurezza, sta facendo la sua parte, come dimostra il fatto che Napoli è stata la prima città italiana ad avere un osservatorio sulla sicurezza, e ora si prepara a sottoscrivere un protocollo con l’Ispettorato interregionale del lavoro per sanzionare chi occupa suolo pubblico senza stipulare contratti regolari ai lavoratori impiegati.

Nella seconda parte della mattinata, sono intervenuti i rappresentanti di alcuni dei principali partner dell’osservatorio: Giuseppe Cantisano, dell’Ispettorato interregionale del lavoro, per ricordare la difficoltà di svolgere controlli adeguati con un numero di ispettori diminuito della metà negli ultimi cinque anni. A breve partirà il concorso per assumere i primi trecento dei mille nuovi ispettori previsti nel triennio, ma resta fondamentale l’emersione del lavoro nero, dove si registra il maggior numero di infortuni proprio per la mancanza di informazione dei lavoratori. Lucia Marino, direttore del dipartimento Prevenzione della ASL Napoli 1 centro, ha ricordato la grande collaborazione in corso da anni con l’amministrazione su molti dei temi fondamentali della vita cittadina, il lavoro, la scuola e l’ambiente, sottolineando l’assoluta necessità di lavorare in sinergia per raggiungere dei risultati positivi, seguendo una visione globale dei problemi, che nascono non da norme inadeguate ma da una mentalità sbagliata.

Daniele Leone, direttore regionale dell’Inail Campania, ha riconosciuto la grande utilità del lavoro comune che consente di mettere in campo numerose iniziative per far crescere la cultura della sicurezza, tra le imprese e nelle scuole. Sul dato degli incidenti, le statistiche dicono che aumentano gli infortuni durante i percorsi per andare o tornare dal lavoro e, per questo, va incentivato il trasporto pubblico e rafforzata la sinergia per favorire il reinserimento socio lavorativo delle vittime di infortuni.

Due testimonianze di sopravvissuti ad incidenti sul lavoro hanno concluso la giornata. Antonio Lanzano ha ricordato il lungo periodo trascorso lontano da casa per la degenza e la riabilitazione durante il quale è stato fondamentale il supporto umano e tecnico fornito dall’Inail, che ha inaugurato un percorso di vicinanza che continua anche oggi. Un video ha poi raccontato la storia di Claudio De Vivo, oggi campione paralimpico dei 1500 metri piani, che ha ricostruito con grande impegno e fatica la propria vita dopo l’infortunio, avvicinandosi allo sport e diventando testimonial dell’impegno dell’INAIL per il reinserimento sociale delle persone infortunate.

Infine, Daniela Falanga, presidente dell’Arcigay Napoli, ha sollecitato un nuovo impegno dell’osservatorio, con l’apertura di un tavolo di formazione sul tema della discriminazione delle persone LGBT nell’ingresso nel mercato del lavoro, un argomento, ha concluso il presidente Solombrino, che merita di essere approfondito.