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Napoli – “Alle 3,30 del mattino si è tolto la vita un detenuto di 37 anni”. E’ quanto denuncia Pietro Ioia, attivista per i diritti dei carcerati, facendo riferimento all’ennesima morte avvenuta nel casa circondariale di Poggioreale. 

Nuovo decesso a dieci giorni di distanza dall’ultimo, avvenuto il 19 giugno scorso, di un detenuto di 58 anni stroncato da un malore. “Poggioreale è come una sala mortuaria, un penitenziario che puzza di morte” dichiara Ioia che aggiunge: “Non serve ristrutturare ma serve l’abbattimento totale di una struttura che rappresenta la vergogna della nostra città”. 

Nel carcere napoletano nelle scorse settimane è andata in scena anche la rivolta dei circa 220 detenuti del padiglione Salerno che ha provocato danni per decine di migliaia di euro. Rivolta nata dalle condizioni di salute precarie di un altro detenuto, con febbre altra, che non veniva trasferito in ospedale, e proseguita poi per protestare contro il sovraffollamento, le condizioni igieniche precarie, la scarsa assistenza medica e il caldo torrido degli ultimi giorni che rende la vita in cella un inferno.