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“Non mangio la pasta di sera perché fa ingrassare”: è ciò che sostiene la gran parte della popolazione italiana. Motivo per il quale solo un piatto di spaghetti su tre viene servito a cena. Siamo il paese della pasta e quasi 12 milioni di italiani che non la consumano di sera per paura di ingrassare o di compromettere il sonno dovrebbero però ricredersi perché la scienza dice esattamente il contrario.

Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet Public Health – come spiegato nel corso di un incontro a Napoli – ha dimostrato che mangiare pasta a cena migliora il riposo notturno, e non fa ingrassare. 
Una buona notizia, insomma, per quei 27 milioni di italiani che soffrono di disturbi del sonno: mangiare pasta a cena fa bene, rilassa, facilita il sonno e non fa ingrassare, anzi fa dimagrire. Lo studio dimostra che la pastasciutta può essere consumata nelle ultime ore del giorno, soprattutto se siamo stressati e soffriamo d’insonnia, grazie alla presenza in questo alimento di Triptofano e Vitamine del gruppo B. 

Una ricerca, dunque, che potrebbe far cambiare abitudini a una larga fetta della popolazione italiana che rinuncia a portare questo alimento a cena per paura di ingrassare o dormire male. E infatti la mangia il 99% degli italiani , ma il 65% dei consumi di pasta avviene a pranzo, mentre solo il 35% si concentra sulla cena. Cosa che non accade, ad esempio, per pane, frutta, verdura, carne e perfino dolce, consumati in quantità più o meno equivalenti tra i due pasti principali della giornata. Inoltre, circa 11,6 milioni di italiani non mangiano mai la pasta a cena, mentre solo 3,8 milioni rinunciano alla carne e 6,7 milioni dicono di no al pesce nell’ultimo pasto della giornata. 

Mentre una quota significativa dei giovani del Sud (il 20%, soprattutto i maschi) fa spesso il bis, portandola in tavola sia a pranzo che a cena almeno 5 volte a settimana. La pasta è un’ottima alleata anche di sera, soprattutto se siamo stressati, se soffriamo d’insonnia o se lamentiamo disturbi di sindrome premestruale.