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Napoli – Se Atene piange, Sparta non ride. Il fatto è che nell’uno e nell’altro caso si tratta di Napoli. Nel capoluogo partenopeo, se il centrosinistra piange vivendo ore tesissime per liberare la strada verso la candidatura a sindaco di Gaetano Manfredi (che vuole essere della partita e ha annunciato ai suoi una mossa importante per domani), il centrodestra non ride aspettando con non meno ansia il suo promesso sposo: Catello Maresca.

E la novità del giorno arriva proprio su questo fronte.

La materializza come un sasso gettato nello stagno Fulvio Martusciello, coordinatore regionale vicario di Forza Italia.

“La coalizione di centrodestra per le elezioni comunali di Napoli – dichiara l’eurodeputato nonchè responsabile del partito a Napoli in una nota – sarà improntata alla massima serietà, con liste civiche espressione di vero civismo. Non ci saranno assolutamente liste civiche tipo ‘Azzurri per Napoli’ (la lista che sta costruendo l’ex coordinatore cittadino dei berlusconiani, Stani Lanzotti, ndr) o ‘Forza Napoli’ oppure ‘Careca tira la bomba’ (echeggiando un famoso coro che si levava al San Paolo per il grande attaccante del Napoli, ndr). Nessuno prenderà in giro gli elettori – avverte Martusciello – I napoletani vogliono serietà”.

Passo e chiudo. La bomba, pur in assenza di Careca, è sganciata. In primis contro i fuoriusciti dai partiti del centrodestra di Lanzotti, ora centristi civici che, nei giorni scorsi, avevano evocato anche un loro ipotetico candidato sindaco nel caso in cui Maresca scegliesse di correre (come, a dirla tutta, sembrerebbe) coi simboli e i partiti tradizionali del centrodestra: Riccardo Monti.  

Quel Riccardo Monti che lunedì presenta la sua associazione “Sud, perchè no?” ma che, nel frattempo, ha già lanciato più di un messaggio benevolo nei confronti di Manfredi più che di Maresca.

Questo per dire la fluidità delle cose in questa fase di pre-campagna elettorale a Napoli.

Fatto sta che, a proposito di Maresca, Martusciello e il centrodestra napoletano attendono notizie da Roma, dal tavolo nazionale. Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani sono pronti a dare l’ok definitivo al sostituto Procuratore generale per la candidatura a sindaco. Ma per fare un matrimonio servono due sì. E Maresca, per pronunciare il suo, dovrebbe cambiare i suoi piani: non si potrebbe presentare più come un candidato sindaco civico. 

C’è a chi viene in mente, quindi, che, al San Paolo, nel bel mezzo della crisi tra Usa e Iraq, apparve uno striscione bellissimo che ora potrebbe essere rispolverato: “BUSH, SADDAM: SOLO CARECA TIRA LE BOMBE”. “Ora bisognerebbe cambiare solo i primi due nomi, a secondo dello scrivente, ma la frase avrebbe sempre un suo senso…”, fanno notare a rimorchio dell’esempio portato da Martusciello.

A Napoli, si piange e non si ride. Ma è sempre difficile, anche in politica, perdere il buon umore.