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Napoli – Entrano i Nas nel suo ristorante e gli sequestrano 117 chili di pesce, poi lo accusano di avere un locale in pessime condizioni-igienico sanitarie. È questa la mattinata horror vissuta dallo chef Peppe di Napoli.

È un po’ giù di morale il noto chef del ristorante di Pianura e il tono della sua voce è triste ma non si perde d’animo e, col sorriso racconta ad Anteprima24 la sua mattinata.

– Cos’è successo stamattina nel tuo locale?

“Stamattina i Nas sono entrati nel mio locale. Non ero preoccupato perché sono sempre sicuro della qualità e della provenienza del pesce che scelgo personalmente con attenzione. Però, dopo poco, mi hanno comunicato che c’era qualche difformità. Non era possibile rilevare la tracciabilità dei prodotti. In realtà la tracciabilità c’era eccome. Il punto è che a volte i contenitori di polistirolo, in cui c’è il pesce e dove c’è scritto tutto, si rompono e noi siamo costretti a cambiarli con altri”.

– Ti aspettavi la visita dei Nas, come ti hanno raggiunto, secondo te?

“Non voglio pensare che qualcuno li abbia mandati e non voglio neppure dire che si sono accaniti contro di me per la mia popolarità. Ad oggi sono un personaggio noto e lo è anche il mio ristorante. Parlare di me fa notizia. Ma non voglio pensare che questo sia stato il motivo dei controlli”.

– E allora cosa pensi?

Penso che sono controlli di routine. Controlli che devono essere fatti a tutti, in tutta Napoli e in tutta Italia. Non solo a me, quindi che ben venga”.

– Oltre il sequestro, il tuo ristorante è stato considerato sporco con pessime condizioni igienico – sanitarie…

“Questa è pura follia, voglio fare un video per dimostrare a tutti i miei clienti che non è vero”.

– Come stai adesso?

“Sono tranquillo e sono consapevole che tutti possono sbagliare, anche io. Nella vita non si può sempre vincere ma si deve saper perdere. Un po’ come la Juve che magari gioca con il Real Madrid e vince e poi gioca contro l’Udinese e perde. La mia storia è più o meno così. Ho perso quando pensavo di vincere facilmente”.